Di ora in ora si complica la situazione del conflitto in Medio Oriente, con il fronte nord che continua a surriscaldarsi. Infatti, ormai da giorni, l’esercito israeliano sta martellando il sud del Libano, mettendo in seria difficoltà il movimento islamico Hezbollah, con continui raid dell’aviazione che sembrano il preludio di un’operazione via terra.
Nelle ultime ore le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di avere lanciato attacchi “diffusi” contro obiettivi di Hezbollah in Libano. E i media libanesi riportano grandi attacchi aerei israeliani nel Libano meridionale e nel profondo del paese, nella valle della Beqaa. Sul web circolano già diverse immagini di aree colpite, con grandi colonne di fumo che si innalzano verso il cielo. L’esercito ha dichiarato che gli attacchi pianificati dovrebbero essere più significativi di quelli compiuti nel weekend e che continueranno per un periodo prolungato.
Medio Oriente, la guerra si sposta in Libano. L’appello ai civili: “State lontani dalle aree di combattimento”
Secondo quanto riporta il sito libanese L’Orient Le Jour che ha raccolto numerose testimonianze di alcuni residenti nel sud del Libano, le forze di Benjamin Netanyahu hanno inviato diversi messaggi agli abitanti dell’area per invitarli a “stare lontani, fino a nuovo avviso, dai villaggi in cui si trovano edifici in cui sono immagazzinate armi di Hezbollah”.
Una di loro, Zeina, ha detto di aver ricevuto questa mattina tre messaggi, definite “minacce e guerra psicologica”, e di essere intenzionata a rimanere nella propria casa, “qualunque cosa accada”. Questa mattina, dopo l’annuncio di intensi attacchi in Libano, il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha lanciato un appello a “chiunque si trovi vicino a proprietà o all’interno di case dove Hezbollah nasconde armi”, esortando ad “allontanarsi immediatamente”.
“Dal 7 ottobre Hezbollah ha già lanciato 8mila razzi”, le dichiarazioni di Israele all’Onu sul conflitto in Medio Oriente
Il movimento sciita libanese Hezbollah ha lanciato più di 8.000 razzi verso Israele dal 7 ottobre scorso, ha detto l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon. “Mentre siamo qui riuniti per parlare del futuro, centinaia di razzi vengono lanciati contro la nostra popolazione civile in Israele”, ha detto il diplomatico all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
“Tuttavia, non staremo a guardare mentre la nostra gente viene attaccata”, ha detto Danon, aggiungendo che Israele userà “tutti i mezzi a portata di mano” per proteggere i suoi cittadini. L’ambasciatore ha poi spiegato che circa 70mila persone sono state “costrette a fuggire dalle loro case” nel nord di Israele e stanno “diventando rifugiati nella loro stessa terra”.
“Non abbiamo iniziato questa guerra, ma proteggeremo le nostre case, la nostra terra e la nostra gente”, ha detto il rappresentante israeliano all’Onu.