E ora anche le forze dell’ordine si sono stufate di questa classe politica. Probabilmente erano stufi già da tempo i nostri addetti alla sicurezza, ma ieri nel corso della protesta dei forconi è arrivato un segnale chiaro e inequivocabile con i poliziotti che in ben tre città si sono tolti il casco. A Milano, Genova e Torino gli agenti hanno manifestato solidarietà ai cittadini scesi in piazza a protestare. Posizioni diverse da parte dei sindacati vari. Chi parla di una condivisione delle motivazioni della protesta. Smentite giungono da altri fronti. Ma è fuori da ogni dubbio che gli agenti dicono basta ai tagli indiscriminati a cui sono sottoposti e che questo giornale ha testimoniato con più di un’inchiesta. Agenti tagliati di tutto e che, quando sarà, prenderanno una pensione da fame. E oggi ad incitare gli agenti delle forze dell’ordine è sceso in campo anche il leader del Movimento 5 Stelle che gli ha scritto una lettera.
“Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare”. E’ quanto scrive Beppe Grillo in una lettera inviata al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, al capo della polizia, Alessandro Pansa e al capo di Stato maggiore dell’Esercito italiano, Carlo Graziano. “Le forze dell’ordine – prosegue Grillo – non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro”. “Nelle prossime manifestazioni – aggiunge – ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l’Italia cambierà. In alto i cuori”.