Si chiama Ryan Wesley Routh l’uomo che ieri sera avrebbe provato ad assassinare Donald Trump al Trump International Golf Club di West Palm Beach. Il 58enne è proprietario di una piccola impresa edile ed è considerato un detrattore di Trump, frequente critico dell’ex presidente sui social media. Ha pubblicato su X un post sul tentativo di assassinio del tycoon a luglio, incoraggiando il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris a visitare i feriti al raduno. “Trump non farà mai nulla”, ha scritto.
Il presunto attentatore ha legami in Carolina del Nord: è stato registrato come elettore “non affiliato” nello Stato nel 2012. Ha anche votato alle primarie democratiche della Carolina del Nord a marzo di quest’anno, secondo i registri pubblici. L’uomo ha precedenti penali. Routh è stato arrestato nel 2002 dopo essere stato fermato dalla polizia e aver presumibilmente messo la mano su un’arma da fuoco prima di barricarsi in un’attività commerciale. Gli è stato anche ordinato di pagare decine di migliaia di dollari ad alcuni querelanti in cause civili ed è stato accusato dalle autorità statali e federali di non aver pagato le tasse in tempo.
“Ha provato ad assassinare Trump”, ecco chi è il presunto attentatore del candidato repubblicano
Routh è inoltre un acceso sostenitore dell’Ucraina nella guerra contro la Russia. Ha espresso il suo sostegno all’Ucraina in decine di post su X nel 2022, dicendo che era disposto a morire in guerra e che bisognava “bruciare il Cremlino fino alle fondamenta”. Il presunto attentatore di Trump ha anche visitato l’Ucraina nel 2022, secondo video e foto geolocalizzati dalla Cnn. In una raffica di post su Facebook l’anno scorso, Routh ha inoltre cercato di arruolare coscritti afgani per combattere in guerra, presentandosi come un collegamento non ufficiale per il governo ucraino.
Costruttore di alloggi a prezzi accessibili, inoltre, Routh ha scritto sulla sua pagina LinkedIn di avere fondato un’azienda nel 2018 chiamata Camp Box Honolulu alle Hawaii, che costruisce unità di stoccaggio e piccole case. Un articolo sull’Honolulu Star-Advertiser riferisce che Routh avrebbe donato una struttura per i senzatetto. Il figlio Oran Routh ha detto che spera che tutto sia “semplicemente stato ingigantito” e che non è da suo padre “fare qualcosa di folle, tanto meno violento”. Oran Routh lo ha definito “un padre amorevole e premuroso, e un uomo onesto e laborioso”.