Il primo – e forse ultimo – dibattito televisivo tra i candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris e Donald Trump, è stato vinto dalla vicepresidente uscente. Questo, almeno, è il giudizio di gran parte degli esperti americani che hanno seguito i 90 minuti di serrato scontro, andati in onda sulla rete ABC, in cui la democratica ha iniziato il proprio intervento in modo lento, zoppicando non poco sui temi economici, salvo poi crescere alla distanza, costringendo Trump sulla difensiva.
Un dibattito in cui la vice di Joe Biden si è dimostrata molto incisiva nella difesa del diritto all’aborto ed efficace nel trattare le intolleranze razziste del candidato repubblicano. Dal canto suo, il tycoon ha cercato di incassare i colpi e in più di un’occasione è apparso in difficoltà, tanto da rispondere fuori contesto.
Scintille al dibattito tv tra Harris e Trump, la vice di Biden incalza il tycoon e lo costringe alla difensiva
Intendiamoci, non c’è stato nessun colpo decisivo, ma Harris ha dimostrato di avere le idee piuttosto chiare su che tipo di presidente potrebbe essere. “Io non sono Joe Biden e non sono certo Donald Trump. E quello che offro è una nuova generazione di leadership per il nostro Paese, che crede in ciò che è possibile, che porta un senso di ottimismo su ciò che possiamo fare invece di denigrare sempre il popolo americano”, ha commentato l’attuale vicepresidente. “Vogliamo tagli fiscali per le famiglie e per i piccoli imprenditori: vogliamo che le giovani famiglie possano comprare una macchina, 6.000 dollari di tagli fiscali. E riteniamo che le imposte sui beni che ogni giorno acquistiamo siano troppo alte”, ha spiegato.
Poi ha assicurato di voler “essere il presidente di tutti gli americani”. Una frase che Trump ha subito cercato di volgere a proprio favore con una battuta: “È già il peggior vicepresidente della storia degli Stati Uniti”. Ha poi spiegato la propria linea politica affermando che con l’attuale amministrazione democratica c’è “l’inflazione peggiore della nostra storia, un disastro per la classe media e per tutte le classi. Hanno permesso di distruggere questo Paese”.
Trump non lesina colpi bassi, scintille al dibattito tv
Durante il dibattito, il candidato repubblicano non ha risparmiato colpi bassi. In particolare, quando si è lanciato in un attacco a Biden, mettendo in dubbio la sua acutezza mentale, affermando che “non sa nemmeno di essere vivo”. Una frase a cui Harris ha rapidamente risposto: “Innanzitutto, penso che sia importante ricordare all’ex presidente che non si candida contro Joe Biden. Si candida contro di me”. Non soddisfatto, Trump ha poi lanciato accuse personali alla sfidante: “Kamala Harris è una marxista, come suo padre. Forse ha imparato anche bene, ma lo sanno tutti che è marxista. Lei non ha un piano economico, ha copiato quello di Biden. Ma lei un piano non ce l’ha, non esiste. Parlano di abbassare le tasse, ma guardate come vogliono farlo, non hanno un piano”.
Frasi a cui Harris ha risposto criticando duramente Trump per lo stato dell’economia e della democrazia quando ha concluso il suo mandato, mentre la pandemia di Covid-19 ha devastato la nazione e i suoi sostenitori hanno preso d’assalto il Campidoglio il 6 gennaio 2021, nel tentativo di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020. “Con il Covid, Trump ha aiutato il presidente cinese Xi, quando sappiamo che quest’ultimo è stato responsabile della mancata trasparenza sulle scelte per il Covid. E quello che abbiamo fatto noi è stato ripulire il pasticcio di Donald Trump”.
Lo scontro sul tema dell’aborto
Come facilmente prevedibile, sono state scintille al dibattito tv quando i due candidati si sono confrontati sul tema dell’aborto. Sul punto, Harris ha detto che avrebbe spinto per ripristinare un diritto all’aborto garantito a livello federale, annullato dalla Corte Suprema due anni fa. La stessa ha fatto esplicito riferimento a quello che ha definito “il divieto di aborto di Trump”, sottolineando che “non è necessario abbandonare la propria fede o le proprie convinzioni radicate per concordare sul fatto che né il governo né Trump dovrebbero certamente dire a una donna cosa fare del proprio corpo”.
Dal canto suo, il tycoon ha risposto ringraziando i giudici della Corte Suprema che hanno votato per ribaltare la sentenza Roe contro Wade, per poi lanciarsi in un surreale attacco affermando, falsamente, che in alcuni stati i bambini vengono uccisi dopo la nascita (il che costituisce un omicidio, ed è illegale ovunque). Non soddisfatto, ha poi aggiunto che i Democratici sono favorevoli a “uccidere un bimbo al nono mese”.
Serrato il duello anche sull’immigrazione, con Trump che ha ripetuto un’affermazione infondata secondo cui gli immigrati mangiano animali domestici in una città dell’Ohio, costringendo il moderatore a sottolineare che non ci sono prove di ciò. “A Springfield, mangiano i cani, le persone che sono arrivate, mangiano i gatti… mangiano gli animali domestici delle persone che vivono lì. Ed è quello che sta succedendo nel nostro Paese, ed è una vergogna”, ha gridato Trump. Così Harris ha approfittato della situazione per attaccare il suo sfidante per i suoi precedenti penali, in risposta alle sue affermazioni sui presunti “crimini dei migranti”. “Queste accuse”, ha detto, arrivano da “qualcuno che è stato processato per crimini contro la sicurezza nazionale, crimini economici, interferenza elettorale”.
Scintille al dibattito tv sulle guerre in Ucraina e a Gaza
Non meno distanti sono state poi le posizioni espresse dai due candidati sulle due grandi guerre in corso: quelle in Ucraina e in Medio Oriente. “I nostri alleati della NATO sono così grati che tu non sia più presidente. Altrimenti Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sul resto dell’Europa”, ha accusato Harris, aggiungendo: Putin “è un dittatore che ti mangerà a pranzo”.
Sul conflitto ucraino, il tycoon ha detto di ritenere “che sia nel migliore interesse degli Stati Uniti porre fine a questa guerra” e “negoziare un accordo, perché dobbiamo impedire che tutte queste vite umane vengano distrutte”. Quanto alla guerra a Gaza, Harris ha avvertito che “deve finire immediatamente”, ribadendo che “Israele ha il diritto di difendersi… ma il modo in cui lo fa è importante. Ed è evidente che sono stati uccisi troppi palestinesi innocenti, bambini, madri”. Trump ha replicato che con lui alla Casa Bianca il conflitto a Gaza “non sarebbe mai iniziato”, dicendosi certo che in caso di elezione risolverebbe rapidamente “la situazione”, e accusando la sfidante di “odiare Israele. Se diventasse presidente, credo che Israele non esisterebbe più tra due anni”.