Sui temi della previdenza “il governo farebbe bene ad allestire una tavolo di confronto complessivo” perché “non possiamo inseguire le uscite ferragostane o maturate sotto l’ombrellone”. Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Labour7 invia un appello al governo sul tema delle pensioni, chiedendo di aprire un confronto reale con i sindacati prima della manovra.
Sbarra sottolinea che il mese di “agosto è stato ricco di anticipazioni e fughe in avanti. Questi temi vanno affrontati in maniera seria”. Per il segretario della Cisl è necessario convocare subito un tavolo al ministero per Lavoro o a Palazzo Chigi per parlare della piattaforma unitaria del sindacato.
Pensioni, i sindacati incalzano il governo
Per il leader della Cisl le priorità sono pensione di garanzia per i giovani, sostegno alla previdenza complementare, flessibilità in uscita. “I 41 anni per noi sono una misura importante, ma bisogna declinarla a prescindere dall’età e senza ulteriori vincoli. E poi bisogna separare assistenza e previdenza. Bisogna fare chiarezza sui costi della previdenza”, afferma Sbarra.
In merito all’ipotesi di allungare a 70 anni l’età pensionabile nel pubblico impiego, il numero uno della Cisl ha aggiunto: “Siamo pronti a discutere nel merito, ma non obbligando e rendendo volontaria la scelta se rimanere oppure no e senza penalizzazione e vincoli ulteriori”.
L’idea dell’uscita a 70 anni nella Pa è giudicata una “follia” dal segretario della Cgil, Maurizio Landini: “Un sistema pensionistico sta in piedi solamente se aumenta l’occupazione perché sono quelli che lavorano che pagano le pensioni a quelli che ci vanno. Alzare l’età pensionabile nel pubblico impiego è una follia. Siamo il Paese che ha l’età pensionabile più alta di tutta Europa”.