Sale la tensione tra Cina e Taiwan. Stando a quanto afferma il ministero della Difesa dell’isola in un Rapporto annuale inviato allo Yuan legislativo, il parlamento di Taipei, Pechino continua ad affinare le competenze per un’eventuale aggressione, tra cui le operazioni di comando congiunto, ma non sarebbe ancora in grado di invadere “completamente” Taiwan perché non ha gli equipaggiamenti e le attrezzature appropriate.
Questo, però, non basta a tranquillizzare il governo di Taipei che rileva come Xi Jinping sta introducendo nuove armi avanzate e ha altre opzioni per minacciare l’isola, tra cui l’ispezione di navi cargo straniere.
Il rapporto e i timori di Taiwan
Tra le minacce che la Cina sta preparando vengono segnalati soprattutto il nuovissimo bombardiere H-20 e i missili ipersonici, nonché l’aumento di testate nucleari tattiche. Sempre secondo il Rapporto, a maggio, quando Pechino ha organizzato le manovre su vasta scala intorno a Taiwan con l’insediamento del presidente William Lai, le unità della guardia costiera cinese sarebbero state inviate per la prima volta a intercettare e ispezionare al largo della costa orientale.
L’obiettivo del Dragone, che considera l’isola parte “inalienabile” del suo territorio da riunificare anche con la forza se necessario, era di mettere in pratica la simulazione di un blocco delle comunicazioni con il mondo esterno, comprensivo dell’abbordaggio di navi cargo straniere, un’opzione possibile a meno di un conflitto aperto.