Più di mezzo milione di cittadini stranieri può ottenere la cittadinanza italiana con lo ius scholae. Oltre 300mila già nel primo anno. E sei alunni stranieri su dieci tra quelli che già studiano in Italia potrebbero ottenere così la cittadinanza. Parliamo del 7% circa della popolazione scolastica complessiva e dell’1,2% degli aventi diritto di voto.
I dati vengono evidenziati da un’analisi effettuata da Tuttoscuola, che sottolinea anche come restino importanti differenze a livello territoriale: cinque nuovi cittadini italiani su sei vivrebbero al Centro e soprattutto al Nord, mentre meno del 15% al Sud. L’analisi permette di capire quanti siano potenzialmente i destinatari dello ius scholae di cui si discute in questi giorni e che Forza Italia ha rilanciato ponendolo come tema da affrontare in Parlamento, nonostante i forti dubbi del resto della maggioranza.
Ius scholae, l’analisi sui potenziali beneficiari
Per avere una cifra bisogna innanzitutto valutare quale possa essere la legge sulla cittadinanza. La stima presa in considerazione valuta il caso di una legge grazie alla quale possano ottenere la cittadinanza italiana gli studenti stranieri che hanno completato l’intero primo ciclo di studi, quindi le scuole elementari e quelle medie. I dati su cui si basa l’elaborazione sono stati estratti dal portale Unico del ministero dell’Istruzione sulla base dell’anno scolastico 2022-2023.
L’analisi riguarda gli studenti che sono iscritti alla terza media e quelli che sono già alle superiori e che hanno completato in Italia il primo ciclo di studi. Partiamo dalla terza media: nell’ultimo anno c’erano circa 550mila alunni, di cui quasi 55mila stranieri. Le percentuali più alte di alunni stranieri, rispetto al totale degli studenti, si registrano in Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia Veneto, Piemonte e Lazio, tutte al di sopra del 10%. I tassi minori si hanno invece in Sardegna, Puglia, Molise, Campania e Sicilia, tutte intorno al 3%.
Due terzi degli stranieri risiedono nelle regioni del Nord, con un’incidenza totale del 10% in tutta Italia. A questi studenti, come detto, andrebbero aggiunti quelli che sono già iscritti alle scuole superiori. Si tratta di 222.147 alunni tra statali e paritarie, con dati regionali simili a quelli già visti per la terza media. In totale, tra tutti questi nuovi cittadini italiani potenziali ben cinque su sei vivono tra il Centro e il Nord Italia. E, complessivamente, nel primo anno di applicazione dello ius scholae sarebbero circa 310mila i nuovi italiani.
Cittadinanza agli stranieri, uno sguardo al futuro
L’analisi considera poi anche i prossimi anni, valutando i dati riguardanti gli studenti che oggi sono in prima e seconda media e in quarta e quinta elementare. Coloro i quali, quindi, completeranno il primo ciclo di studi nei prossimi anni. Andando così a esaminare ciò che succederà in un quinquennio, in caso di adozione di una nuova legge sulla cittadinanza.
In questi anni scolastici gli alunni stranieri iscritti variano da un minimo di 63mila a un massimo di circa 68mila. In totale parliamo di 262.385 studenti stranieri. Nell’analisi si considera l’ipotesi per cui circa il 5% di questi allievi non raggiunga, per diversi motivi, la terza media: così vengono considerati complessivamente 249mila studenti che potrebbero accedere alla cittadinanza italiana grazie allo ius scholae nei prossimi anni. Sommando questa cifra ai 310mila precedentemente stimati per il primo anno, si arriverebbe così a un totale di circa 560mila nuovi italiani in cinque anni. Ovvero circa il 7% del totale della popolazione scolastica.