Pnrr, Meloni esulta ma c’è poco da stare allegri

Pnrr, arriva la quinta rata e Meloni esulta. Ma per M5S e Pd, tra tagli annunciati e Piano che procede a rilento, c'è ben poco da gioire.

Pnrr, Meloni esulta ma c’è poco da stare allegri

“L’Italia è al primo posto in UE per numero di obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) raggiunti e per importo complessivo ricevuto. Siamo stati i primi a richiedere il pagamento della quinta rata e siamo i primi ad aver richiesto il pagamento della sesta rata”.

Pnrr, arriva la quinta rata e Meloni esulta. Ma per M5S e Pd, tra tagli annunciati e Piano che procede a rilento, c’è ben poco da gioire

Esulta la premier Giorgia Meloni dopo che la Commissione europea di Ursula von der Leyen ha versato la quinta rata del Piano, per un valore di undici miliardi di euro, all’Italia. Come spiegano da Bruxelles, “il pagamento segue la valutazione positiva della Commissione, adottata formalmente lo scorso 2 luglio, connessa al conseguimento di 53 traguardi e obiettivi della quinta rata del Pnrr italiano”.

L’euforia della premier non convince le opposizioni, con la senatrice M5S in Commissione Bilancio, Ketty Damante, che fa notare come “incassare dalla Commissione Europea le rate del Piano non equivale a progressi nella spesa. Basti pensare che nei primi 6 mesi dell’anno la spesa è stata di 9,4 miliardi, il che ci ha portato a un totale del 26,5% dei 194 miliardi ottenuti con il Next Generation EU”. Il punto, secondo la pentastellata, è che “quello che Meloni e il governo non dicono è che la Commissione ha chiesto di intervenire sulla riforma della disciplina degli appalti pubblici e di ridurre i tempi che intercorrono tra l’aggiudicazione e la realizzazione dei lavori di un obiettivo che da solo vale 110 milioni di euro. Inoltre, nell’ultima audizione in commissione Bilancio, il Ministro Raffaele Fitto ha già annunciato che nella VI rata gli obiettivi scenderanno da 39 a 37, passando da 9,2 a 8,5 miliardi”.

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Critiche anche dal PD, con il capogruppo nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, secondo cui “Meloni continua a fare il gioco delle tre carte sul Pnrr. Non siamo i primi purtroppo. Quanto ai traguardi e agli obiettivi raggiunti, dopo il pagamento della V rata, lo stato di attuazione del Piano arriva al 37% del totale del cronoprogramma assunto”.

E ancora: “Raccontare ogni volta i numeri assoluti del nostro avanzamento è del tutto fuorviante, considerato che siamo il Paese con il maggior numero di traguardi e obiettivi. In termini percentuali scopriamo invece che ci sono quattro Stati più avanti dell’Italia”.