Le Lettere

L’altra metà dell’inferno

Condivido il suo giudizio sulle donne, dopo le crudeltà scoperte nell’asilo di Milano (La Notizia del 26 luglio, ndr). Purtroppo, spesso non siamo migliori degli uomini.
Lina Mazzei
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Gentile signora, mi fa piacere che tante lettrici concordino che l’altra metà del cielo non sia migliore di noi maschi cattivi. Guardiamoci intorno: non ci sono solo Giorgia e la pessima Ursula. In Danimarca la premier Mette Fredicksen deporta i migranti in Ruanda e Kosovo. In Finlandia Sanna Marin ha troncato la storica neutralità del Paese per aderire alla Nato. L’estone Kaja Kallas è stata nominata Responsabile Ue per gli Esteri solo perché è una fanatica russofoba. In Lettonia e Lituania ecco Evika Silina e Ingrida Simonyte che vorrebbero inviare soldati Nato a Kiev. La moldava Maia Sandu vuole entrare nella Nato a dispetto della sua popolazione per metà russa. Liz Truss, Uk, cacciata dopo 40 giorni per aver causato danni enormi all’economia britannica, alla domanda: “Userebbe l’atomica contro Mosca?” rispose: “Lo farei con orgoglio”. Kamala Harris, in gara per la Casa Bianca, guerrafondaia quanto Biden, promette di non far rimpiangere la Clinton che nel 2016 in campagna elettorale disse: “Se sarò Presidente, cancellerò (I’ll obliterate) l’Iran con le atomiche”. E non dimentichiamo Madeleine Albright, prima donna a divenire Segretario di Stato. Le chiesero se aveva rimorso per i 500.000 bambini iracheni uccisi dalle bombe, le sanzioni, la fame e la mancanza di medicine che ne derivò. Rispose: “Ne è valsa la pena”. Al paragone di tali mostri, Scholz, Macron e Trump paiono agnellini mansueti.

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