Che caos in America, con l’abbandono di Biden. Ma ora che succederà? Subentrerà Kamala Harris al suo posto?
Livia Tosti
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Gentile lettrice, Biden ha lasciato perché sopraffatto dalle lobby del partito (i i clan Clinton, Obama, Pelosi, ecc.) e dai finanziatori, che hanno chiuso i rubinetti dopo il duello in tv del 27 giugno. Il nuovo candidato sarà probabilmente la vice Harris, ma la sostituzione crea enormi problemi. Primo, perché la Harris non ha dato buona prova di sé: Biden, con perfidia, le ha affidato compiti difficili (occuparsi del muro anti-migranti in Texas e “strappare” l’Africa ai cinesi) e lei ha fallito su entrambi i fronti. Secondo, perché ci sono problemi di legalità, che Trump intende sfruttare. Il suo vice Vance l’ha già detto: i delegati che si riuniranno il 19 agosto hanno ricevuto dalle primarie il mandato di nominare Biden. Scegliendo un’altra persona, verrebbero meno al loro obbligo, aprendo una crepa nel sistema. Trump ha annunciato che non accetterà duelli in tv con la Harris perché non ne riconosce la legittimità. Vance inoltre afferma, non senza ragione, che se Biden è inabile a guidare la nazione, dovrebbe lasciare ora la Casa Bianca e non tra 7 mesi, quando subentrerà il successore. E aggiunge: stante la comprovata disabilità di Biden, chi ha governato l’America in questi anni? Un problema che, nel nostro piccolo, evidenziamo da almeno due anni. Come dice la Zacharova da Mosca: “È un regime in cui i mass media in combutta con un partito hanno nascosto al popolo lo stato mentale del presidente”. Cioè come accadeva nell’Urss dei gerontocrati. La Storia si vendica sempre.