Roberta Metsola sarà la presidente del Parlamento europeo per altri due anni e mezzo. La conferma della presidente uscente è arrivata con una larga maggioranza: i voti per Metsola sono stati 562 contro i 61 dell’altra candidata, l’esponente di The Left, Irene Montero. I votanti sono stati 699. Regge, per ora, il patto sulle nuove nomine Ue con il pacchetto che comprende anche Costa al Consiglio Ue e Ursula von der Leyen di nuovo alla guida della Commissione.
La prima seduta del nuovo Parlamento europeo è iniziata questa mattina a Strasburgo, dando così vita alla decima legislatura. A inaugurare la seduta è stata proprio la presidente uscente Metsola, seguita dal quartetto d’archi che ha suonato l’inno europeo al centro dell’emiciclo. Il primo atto della nuova legislatura è stato proprio l’elezione della presidenza.
L’appello di Metsola
Prima del voto Metsola si è presentata con un appello agli europarlamentari: “Non avrò paura di prendere decisioni difficili, tratterò gli eurodeputati in modo giusto e con dignità. Se mi darete fiducia non vi deluderò”, ha detto concludendo il suo discorso. Sottolineando che “le sfide che ci attendono richiedono una leadership forte. Dobbiamo essere pronti, il futuro è tutt’altro che prevedibile. Vorrei continuare a lavorare con tutti noi per affrontarlo”.
In Aula la presidente uscente ha ricordato il suo precedessore, David Sassoli, “un presidente che aveva messo prima di tutto la dignità delle persone”.
L’elezione del nuovo presidente era il primo punto all’ordine del giorno dei lavori della seduta odierna: per l’elezione era necessario ottenere la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi a scrutinio segreto. Prevista poi l’elezione, a scrutinio unico, dei vicepresidenti dell’Aula del Parlamento Ue: anche in questo caso a maggioranza assoluta dei voti espressi. Se il numero dei candidati è inferiore a 14, si procede a una seconda votazione per i seggi rimanenti.