La riunione di Ursula von der Leyen con The Left, nel quadro degli incontri della presidente con gli eurogruppi per assicurarsi il bis alla guida della Commissione Ue, almeno ufficialmente, non preannunciava nessuna svolta. E nessuna svolta infatti è arrivata.
Anche se Ursula ha garantito che non ci sarà alcuna cooperazione strutturale con i Conservatori, la sua agenda non convince su pace, ambiente e sociale. The Left non voterà Ursula. Sicuramente non lo farà il M5S.
La delusione del M5S sull’agenda Ursula
“Nonostante i suoi sforzi, come M5S siamo molto delusi per l’assenza di una strategia diplomatica forte di pace in Ucraina, una strategia di cui non ci ha parlato affatto nel suo intervento. Si ricorderà che cinque anni fa noi votammo a favore della sua nomina, ma adesso denunciamo il dirottamento dei fondi dal Green deal per le armi e il prolungamento della guerra”. E’ quanto ha affermato il vicecapo delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo, Gaetano Pedullà.
“Assistiamo a un decadimento per le politiche sociali e una mancanza di un welfare europeo. Il salario minimo, per esempio, nonostante la direttiva approvata nella scorsa legislatura resta in molti Paesi una promessa senza iniziative stringenti sui governi meno disponibili. La osserveremo partendo dal fatto se chiederà i voti a Meloni e all’Ecr, la cui agenda è incompatibile con l’Europa e con noi. Il nostro orientamento è per un voto negativo”, ha aggiunto.