Un patto per la nuova politica, siglato sulle macerie della pessima politica. È quello che firmeranno Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli a Genova a metà luglio. Un tavolo che con molta probabilità vedrà la presenza anche di Giuseppe Conte (le trattative sono a buon punto). La data probabile è il 18 luglio. A organizzare la “ripartenza” della buona politica nella regione che “vanta” un presidente ai domiciliari (leggi accanto), il consigliere regionale Ferruccio Sansa. L’avversario di Giovanni Toti alle amministrative, che per anni (solitario e inascoltato) ha denunciato il malaffare dietro a molti degli appalti passati per il palazzo della regione.
Sansa, diciamolo subito, Toti deve dimettersi?
Avrebbe dovuto dimettersi subito, ora più che mai. Per almeno tre motivi: il primo è quello giudiziario, anche perché nella pronuncia del riesame sono contenuti dei giudizi severissimi. Poi perché si sta dimostrando la sua pessima politica, ovvero che la Liguria negli ultimi anni è stata governata non da Toti e dalle istituzioni, ma dai suoi finanziatori. Infine perché non esiste più alcun rapporto di fiducia che legittima il suo rimanere a fare il presidente di Regione.
Qualche esempio?
Da alcuni giorni sto analizzando i finanziatori di Toti della sanità privata: due di loro hanno ottenuto l’affidamento di altrettanti ospedali pubblici, quelli di Bordighera e Albenga. Come cittadini ormai dobbiamo chiederci se questa scelta di privatizzare due ospedali pubblici bellissimi, sia stata fatta per curare la gente o per fare guadagnare ai finanziatori. Non c’è più fiducia.
E così andare avanti è impossibile…
Assolutamente no. Toti è politicamente finito. Non esiste solo il reato e tutto il resto che si è fatto, è giusto. Esiste una pessima politica. E Toti fa della pessima politica.
Cosa ne pensano i liguri? C’è voglia di cambiamento?
La maggioranza dei liguri vuole che se ne vada; il centrodestra naturalmente che vuole che rimanga. E poi ci sono tantissimi disillusi. Il pericolo più grande e che i cittadini si allontanino dalla politica, perché pensano che faccia l’interesse solo di chi ha i soldi. La politica invece di scagliarsi contro i giudici, dovrebbe farsi un esame di coscienza. Il problema è quell’azione politica che si piega ai finanziatori. Invece di difendersi, deve dare un segno forte di cambiamento. Per questo ho chiesto ai leader della sinistra, Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni di venire a Genova pe siglare un patto per la “nuova politica”. Proprio oggi (ieri, ndr) ho avuto le prime conferme, a partire dalla Schlei. Manca solo il sì definitivo di Conte, ma solo per una questione di date. Ci sarà una grande manifestazione, probabilmente il 18 luglio. Verranno proprio qui, perché Genova è ormai il luogo simbolo di un agire politico legato al mondo degli affari, invece che agli interessi della gente. E le dirò di più: da cittadino, spero che anche il centrodestra sappia voltare pagina.