l Regno Unito volta pagina dopo 14 anni di governo conservatore. Le elezioni generali tenutesi ieri hanno segnato una netta vittoria del Partito Laburista guidato da Keir Starmer, che si appresta a diventare il nuovo Primo Ministro. Secondo i primi exit pool, i laburisti hanno conquistato 410 seggi alla Camera dei Comuni, ben oltre la soglia della maggioranza assoluta fissata a 326. Un trionfo che segna la fine dell’era Tory iniziata nel 2010 e proseguita attraverso tre diverse elezioni. Per i conservatori si profila invece una disfatta storica, con appena 131 seggi ottenuti, il peggior risultato della storia. Terza forza tornano a essere i Lib-dem con 51 seggi, seguiti dalla destra di Reform Uk (13) e dallo Scottish National Party (10).
Il Partito laborista ha vinto le elezioni in Regno Unito
La giornata elettorale si è svolta in un clima di grande attesa, con i seggi aperti dalle 7 alle 22 nelle quattro nazioni del Regno Unito. Ne viene fuori la volontà di cambiamento degli elettori britannici dopo anni difficili segnati dalla Brexit, dalla pandemia e dalla crisi economica.
Keir Starmer, 61enne ex procuratore della Corona, ha incentrato la sua campagna elettorale sulla parola d’ordine del “cambiamento”, promettendo di voltare pagina rispetto all’era conservatrice. Pur ribadendo che non rimetterà in discussione la Brexit, Starmer ha puntato su temi come il rilancio del servizio sanitario nazionale, la lotta al caro vita e nuovi investimenti nei servizi pubblici.
Sunak ha pagato lo scotto di anni turbolenti per i Tories
Dal canto suo, il premier uscente Rishi Sunak ha pagato lo scotto di anni turbolenti per i Tories, segnati da scandali e una girandola di leader. Il suo tentativo di giocare d’anticipo convocando le elezioni a luglio, nella speranza di capitalizzare qualche timido segnale positivo sull’economia, si è rivelato un azzardo fallimentare. A penalizzare ulteriormente i conservatori è stata anche la concorrenza a destra del nuovo partito Reform UK guidato da Nigel Farage, che ha eroso voti preziosi in numerosi collegi. Il sistema elettorale maggioritario britannico ha così amplificato la sconfitta Tory, premiando invece la rimonta laburista. “Basta con il caos di 14 anni di governo tory, è ora di voltare pagina e cambiare il Paese”, è stato il mantra di Starmer durante la campagna elettorale e anche nel suo ultimo appello prima del voto. Nel quale ha chiesto ai britannici un sostegno proprio per un vero cambiamento: “Il cambiamento può avvenire solo se lo votate”. “Saremo un governo per tutti i britannici, non solo per pochi. Ricostruiremo i servizi pubblici, rilanceremo l’economia e restituiremo fiducia nelle istituzioni”, è il suo messaggio degli ultimi giorni.
Per il Regno Unito si apre un nuovo capitolo anche sul fronte internazionale, a partire dai rapporti con la presidente della Commissione Ue – che va verso una conferma alla guida dell’esecutivo comunitario proprio nei prossimi giorni con il voto dell’Europarlamento – Ursula von der Leyen. Pur ribadendo che il Regno Unito non rientrerà nell’Unione, Starmer ha promesso di lavorare per relazioni più strette con Bruxelles, in particolare sul piano commerciale. La sconfitta conservatrice apre ora scenari inediti per il partito che ha governato il Paese negli ultimi 14 anni. Rishi Sunak è già pronto alle sue dimissioni da leader, aprendo la strada a una nuova corsa per la leadership Tory. Tra i nomi che circolano per la successione ci sono quelli di Penny Mordaunt e Kemi Badenoch.Per i laburisti si tratta invece di un ritorno al governo dopo quasi 15 anni. L’ultima volta che il partito guidò il Paese fu con Gordon Brown, successore di Tony Blair, sconfitto nel 2010 da David Cameron. Ora Starmer avrà il compito di traghettare il Regno Unito fuori da anni difficili, tra le conseguenze della Brexit e le sfide economiche.
Tra le prime sfide che attendono il nuovo premier c’è sicuramente il rilancio del servizio sanitario nazionale, messo a dura prova dalla pandemia, e nuove misure per contrastare l’aumento del costo della vita che ha colpito duramente molte famiglie britanniche. Sul fronte internazionale, Starmer dovrà ridefinire le relazioni con l’Unione Europea nel quadro post-Brexit e rilanciare il ruolo globale del Regno Unito.
Keir Starmer esulta: “Il mandato comporta grandi responsabilità”
“Ce l’abbiamo fatta! Il cambiamento inizia ora. Il partito laburista è cambiato, è pronto a servire il nostro paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori. Il mandato comporta grandi responsabilità. Dobbiamo riportare la politica al servizio del pubblico. Questa è la grande prova della politica in quest’epoca: la lotta per la fiducia è la battaglia che definisce la nostra epoca. Prima il Paese, poi il partito è un principio guida” ha detto il leader laburista Keir Starmer nel discorso per commentare l’esito del voto in Gran Bretagna.
“Il nostro compito non è altro che rinnovare le idee che tengono insieme il nostro Paese, un rinnovamento nazionale”, ha detto in un discorso pronunciato mentre il suo partito si assicurava la maggioranza assoluta nel nuovo Parlamento. “Non posso promettervi che sarà facile”, ha aggiunto Starmer.
In Parlamento irrompe anche Nigel Farage
In Parlamento irrompe anche Nigel Farage, presidente onorario della formazione populista Reform U, eletto per la prima volta come parlamentare nel Regno Unito.