“Noi domattina andremo a firmare per depositare il quesito di abrogazione totale, per avviare una raccolta di firme da concludersi entro il mese di settembre, per essere certi che ci sia il referendum e per indicare che oltre alla volontà politica delle Regioni c’è la volontà politica degli italiani di non accettare una legge balorda che mette in discussione la dignità e l’unità di questo Paese, ma soprattutto mette in discussione i diritti fondamentali e quindi la libertà delle persone”. È quanto ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando del referendum abrogativo dell’autonomia differenziata.
Il leader della Cgil annuncia che domani depositerà il quesito del referendum per l’abrogazione totale dell’autonomia differenziata
L’operazione sarà portata avanti, ha detto ancora Landini, “insieme a un mondo vastissimo, c’è la Uil, ci sono tutte le associazioni che con noi hanno dato vita alla Via Maestra, ci sono tutte le forze politiche di opposizione, ci sono un sacco di personalità, di intellettuali”.
“Abbiamo scritto nei giorni scorsi a tutte le Regioni perché contrastassero questo disegno”
“Glielo abbiamo chiesto – ha aggiunto ancora il leader della Cgil -. Insieme a tutte le associazioni e a tutti i soggetti che intendono contrastare l’autonomia differenziata abbiamo scritto nei giorni scorsi a tutte le Regioni perché contrastassero questo disegno di autonomia differenziata usando tutti gli strumenti. Visto che adesso Parlamento e governo sono andati avanti, l’unico strumento che abbiamo è quello del referendum abrogativo, per cancellare questa legge in modo integrale. Che le Regioni, a partire dall’Emilia-Romagna e tutte le Regioni che condividono questo passaggio, arrivino a chiedere il referendum per noi è una cosa molto importante”.
“Abbiamo già superato ampiamente le 850mila firme per ognuno dei quattro quesiti”
“Abbiamo già superato ampiamente le 850mila firme per ognuno dei quattro quesiti, quindi stiamo parlando di milioni di firme. Proseguiamo, perché consegneremo le firme a metà luglio. Credo che sia un risultato molto importante, che indica la volontà dei cittadini e dei lavoratori di cancellare delle norme che hanno precarizzato il lavoro, lo hanno reso meno sicuro, hanno indebolito la vita delle persone, hanno abbassato i salari. E credo che sia una domanda di libertà nel lavoro” ha detto ancora il segretario della Cgil Landini. “Noi con questi referendum vogliamo affermare che una persona per essere libera non dev’essere precaria, deve avere uno stipendio dignitoso e non deve morire sul lavoro che fa, deve poter usare la propria intelligenza e potersi realizzare nel lavoro che fa”, ha concluso Landini.