Dopo il disastroso duello in TV con lo sfidante Donald Trump e le conseguenti richieste di rinunciare alla corsa alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden prova a giustificare la sua scarsa performance così da lasciarsi alle spalle polemiche e critiche. Come raccontato con tono scherzoso durante una raccolta fondi per la sua campagna elettorale, il candidato dei democratici ha dato la colpa ai “lunghi viaggi internazionali” intrapresi nei giorni precedenti al dibattito.
“Non è una scusa, ma una spiegazione”, ha spiegato l’81enne Biden, aggiungendo di essere “non molto furbo” e di aver viaggiato per il mondo “senza ascoltare i consigli del mio staff… e poi mi sono quasi addormentato sul palco”. Difficile dire se le sue siano state mere battute o meno perché le telecamere non sono ammesse alle sue raccolte fondi e i media che hanno riportato questo siparietto si sono affidati a resoconti scritti.
Biden non rinuncia a correre per il bis e accampa scuse per giustificare il disastroso duello tv con Trump
Quel che è certo è che la giustificazione non sembra aver convinto molti politici democratici che restano preoccupati dopo la debole prestazione di Biden nel primo dibattito contro Trump della scorsa settimana. Timori che sono finiti al centro di diversi articoli dei principali quotidiani americani che hanno messo in dubbio la tenuta mentale e fisica dell’attuale inquilino della Casa Bianca, apparso incapace di tenere testa a Trump.
Preoccupazioni che non sembrano tangere Biden, il quale non sembra intenzionato a tirarsi indietro, visto che continua a definirsi “l’uomo giusto” per sconfiggere il tycoon. Un parere condiviso anche dalla vicepresidente americana, Kamala Harris, che dopo il disastroso duello in TV aveva affermato a CBS News che Biden aveva “iniziato male il dibattito”, salvo poi riprendersi con il passare dei minuti. Per questo si è detta “orgogliosa di essere la sua co-candidata” e ha ribadito che “Joe Biden è il nostro candidato. Abbiamo battuto Trump una volta e lo batteremo ancora”.
Lo scoop del New York Times che inguaia Biden
Malgrado giustificazioni e la difesa a spada tratta della Harris, le perplessità sulla salute di Biden restano intatte. Come scrive il New York Times, nelle settimane e nei mesi precedenti la performance politicamente devastante del presidente Biden sul palco del dibattito ad Atlanta, diversi funzionari attuali e altri che lo hanno incontrato a porte chiuse hanno notato che Biden è apparso sempre più confuso o svogliato, con frequente perdita del filo dei discorsi.
Sempre il quotidiano statunitense sottolinea che, come per molte persone della sua età, Biden ha vissuto a lungo casi in cui ha storpiato una frase, dimenticato un nome o confuso alcuni fatti, anche se riusciva a essere acuto e impegnato per la maggior parte del tempo. Ma nelle interviste, le persone che si sono trovate nella stanza con lui più recentemente hanno affermato che gli errori sono sembrati diventare sempre più frequenti, più pronunciati e più preoccupanti. Gli eventi spiacevoli non erano prevedibili, ma sembravano più probabili quando il presidente USA si trovava in mezzo a una grande folla o era stanco dopo un programma particolarmente intenso.
Stanco e in difficoltà
Nei 23 giorni precedenti al dibattito contro l’ex presidente Donald J. Trump, Biden ha attraversato due volte l’Oceano Atlantico per incontrare leader stranieri e poi è volato dall’Italia alla California per una vistosa raccolta fondi, mantenendo un ritmo estenuante che ha spossato anche assistenti molto più giovani. Biden – riporta il New York Times – era così esausto per i viaggi consecutivi in Europa che la sua squadra ha sospeso per due giorni la preparazione prevista per il dibattito in modo che potesse riposarsi nella sua casa a Rehoboth Beach, Delaware, prima di unirsi ai consulenti di Camp David per le prove.
I preparativi, che si sono svolti nell’arco di sei giorni, non sono mai iniziati prima delle 11 di mattina e a Biden è stato concesso il tempo per un pisolino pomeridiano ogni giorno, secondo una persona che ha familiarità con gli eventi.