Sono accusati di voler occupare il Parlamento dell’Ucraina per poi dare il via a un golpe. Questo quanto contestano le autorità del Paese, guidato da Volodymyr Zelensky, nei confronti di un gruppo che avrebbe pianificato di prendere il controllo del palazzo del Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada.
A darne notizia è il servizio di sicurezza ucraino: “I servizi di sicurezza hanno smascherato un gruppo di attivisti pubblici che stava preparando una serie di provocazioni a Kiev il 30 giugno di quest’anno (ieri, ndr)… Con il pretesto di tenere una assemblea pacifica, gli aggressori intendevano annunciare l’allontanamento dal potere dell’attuale leadership militare e politica dell’Ucraina, e si aspettavano di impossessarsi dell’edificio della Verkhovna Rada Ucraina e di bloccarne i lavori”.
Ucraina, gli 007 di Kiev hanno arrestato un gruppo che pianificava di occupare il Parlamento e di rovesciare il governo di Zelensky
Un comunicato allarmante, diffuso su Telegram, in cui si legge che il gruppo sarebbe stato guidato dal cofondatore di una nota organizzazione pubblica. “Durante le perquisizioni nei locali dei provocatori, sono state rinvenute armi e munizioni, telefoni cellulari, apparecchiature informatiche e documenti con prove di atti criminali.
Gli investigatori dei servizi di sicurezza hanno ora informato i detenuti delle accuse di ‘azioni e inviti ad agire, volti a cambiare con la forza o rovesciare l’ordine costituzionale o a impadronirsi del potere statale’. Per gli indagati è stata scelta una misura di detenzione preventiva”, si legge a conclusione della nota.
Stando a quanto trapela, nell’indagine sul gruppo di presunti congiurati nulla verrebbe lasciato al caso. Proprio per questo non si esclude che il gruppo sia stato “aiutato” da agenti dell’intelligence del Cremlino che potrebbero aver finanziato e organizzato il tentativo di golpe. Un dubbio legittimo, pur nel contesto di una continua propaganda bipartisan, visto che la Russia di Vladimir Putin non è di certo nuova a operazioni simili.