Le elezioni legislative francesi sono decisive anche per il futuro dell’Italia e del governo guidato da Giorgia Meloni in Ue. Lo sa bene la presidente del Consiglio, che sperava in una vittoria netta già al primo turno del Rassemblement National di Marine Le Pen. Non tanto per i loro rapporti, essendo in due gruppi diversi all’Europarlamento, ma per la possibilità di indebolire Emmanuel Macron nella partita sui vertici Ue.
Il primo round di questo match l’ha vinto senza dubbio Macron, con l’Italia isolata sui top jobs. Ma ora Meloni spera di poter, almeno in parte, ribaltare la situazione ottenendo un commissario di peso, magari proprio a scapito della Francia. Ma per capire cosa succederà bisognerà aspettare un’altra settimana, con il secondo turno delle elezioni francesi. Se non dovesse vincere il Rassemblement National ci sarebbe meno margine a Bruxelles per Meloni e a quel punto dovrebbe decidere se restare all’opposizione o se votare a favore di Ursula von der Leyen.
La partita del gruppo all’Europarlamento
Il primo problema per Meloni riguarda però gli equilibri delle destre all’Europarlamento. Matteo Salvini punta a rafforzare il gruppo di Identità e Democrazia, scavalcando – per numero di componenti – quello dei Conservatori dell’Ecr guidati da Meloni. Id potrebbe inglobare anche il premier ungherese Viktor Orban, che potrebbe formare un nuovo gruppo per poi fare fronte comune con Id.
C’è un’altra speranza poi per Salvini: l’ingresso del Pis polacco (che conta 20 eurodeputati) che potrebbe lasciare proprio Ecr. A quel punto i Conservatori diventerebbero addirittura il quinto gruppo, con ben 30 seggi in meno di Id. Un tentativo, quello di Salvini, che non può che preoccupare Meloni.
La partita di Meloni in Ue
Questo scenario potrebbe però avere un aspetto positivo per Meloni: Ecr potrebbe così presentarsi come l’unica destra moderata, in grado di dialogare anche con la maggioranza Ursula.
L’altro punto decisivo per Meloni è quello della prossima Commissione. Una vittoria di Le Pen in Francia potrebbe persino far sfumare un commissario di peso per Parigi. Macron punta su Thierry Breton, attualmente commissario al Mercato interno ma a cui il presidente francese vorrebbe dare una delega più ampia e pesante. Tuttavia la vittoria di Le Pen potrebbe rimettere in discussione questa nomina, aprendo anche uno spiraglio per l’Italia che punta proprio a sfilare un incarico pesante alla Francia.