L’inflazione torna a salire, ma di poco. A giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua. L’indice Ipca, armonizzato secondo i parametri Ue, fa segnare un +0,2% congiunturale e un +0,9% annuo. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile al 2%, stando alle stime preliminari Istat.
Buone notizie sul fronte inflazione arrivano a livello europeo, come dimostra l’indagine della Bce sulla percezione delle famiglie nei 12 mesi: il tasso è sceso a maggio al 4,9% (da 5% di aprile). Scende anche l’aspettativa sull’inflazione dei prossimi 12 mesi: dal 2,9% al 2,8%, raggiungendo il livello più basso dal settembre 2021.
Inflazione, buone prospettive in Ue
Il calo delle aspettative riguarda anche i prezzi a tre anni, passando da 2,4% a 2,3%. Per quanto riguarda l’incertezza sulle aspettative per i prossimi 12 mesi, il tasso è sceso al livello più basso dal febbraio 2022, ovvero prima della guerra russa in Ucraina. A peggiorare, invece, sono le aspettative dei consumatori per la crescita dei redditi: a maggio sono scese dall’1,3% all’1,2%.
Tornando invece al fronte italiano, l’inflazione acquisita per il 2024, secondo l’Istat, è pari al +0,8% per l’indice generale e al +1,9% per la componente di fondo. Il carrello della spesa – ovvero i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e per la cura della persona – rallenta dal +1,8% al +1,4%, Discesa simile anche per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto: dal +2,5% al +2,1%.