Tra le critiche feroci di merito e di metodo rivolte da Giorgia Meloni ai leader europei, di Francia e Germania in testa, che stanno conducendo la trattativa per la formazione del nuovo esecutivo Ue c’è quella di aver, popolari e socialisti, coinvolto i liberali e di aver escluso i Conservatori, gruppo che Meloni presiede, diventato – a discapito dei liberali, appunto – il “terzo partito in Europa”.
Se mollano il gruppo, i liberali contro-sorpasseranno la famiglia di FdI
La premier ne ha fatto una questione di democrazia violata. Ebbene questa carta con tutta probabilità la leader di Fratelli d’Italia potrebbe non poterla giocare più. La delegazione polacca del Pis (20 eurodeputati) sta valutando di abbandonare i Conservatori e Riformisti europei (Ecr), co-presieduto con il partito di Meloni (24 eurodeputati), ed è in trattativa con le formazioni politiche della destra populista per formare un nuovo gruppo. Ad annunciarlo è l’ex primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, in un’intervista a Politico.
“Siamo in trattativa con Ecr e questo è l’elemento principale che deciderà del nostro futuro”, ha detto Morawiecki, specificando che il Pis è tentato di andare “in entrambe le direzioni”. “Direi che la probabilità è del 50/50”, ha spiegato, aggiungendo che “non è garantito” che il Pis rimanga in Ecr. Quanto allo scenario della formazione di un nuovo gruppo che includerebbe Fidesz, partito del premier ungherese Viktor Orban, il movimento Ano 2011 dell’ex premier ceco, Andrej Babis, e il Partito democratico sloveno dell’ex primo ministro sloveno, Janez Janša, Morawiecki ha detto che “è abbastanza ovvio che potremmo essere uniti su una piattaforma geografica e non (su una) piattaforma ideologica. Sono sempre meno interessato a tutti questi elementi ideologici del puzzle”.
A orchestrare la nascita di una formazione dei Visegrad sarebbe il premier ungherese Orbán
Il nuovo gruppo potrebbe attrarre anche i socialisti slovacchi di Robert Fico, a cui il Pse ha nuovamente chiuso la porta in faccia, comunicando che un loro rientro al momento “non è sul tavolo”. Non parlano su questo i sovranisti di Id, con il Rassemblement National concentrato sulle elezioni francesi. Il gruppo europeo della Lega ha rimandato a dopo il voto francese qualsiasi decisione, soprattutto quella sul rientro dell’Afd. Se Id dovesse ricucire con i tedeschi e non perdere membri, finirebbe proiettato ben sopra Ecr, nel caso in cui i polacchi dovessero uscire dai conservatori. Se davvero i polacchi andassero via, i liberali, peraltro, effettuerebbero il contro sorpasso e la Meloni perderebbe una carta da giocarsi.