Vladimir Putin e Kim Jong-un si guardano le spalle: siglato l’accordo per la reciproca assistenza in caso di guerra. Il nuovo patto di ferro tra la Russia e la Corea del Nord, raggiunto dai rispettivi leader a Pyongyang, prevede che i due Paesi utilizzino tutti i mezzi a loro disposizione per fornire assistenza militare immediata in caso di guerra. Questo quanto riferito dall’agenzia ufficiale coreana Kcna, che ha pubblicato il testo dell’accordo di partenariato strategico globale in cui spicca l’articolo 4 che stabilisce che se uno dei due Paesi è invaso e spinto in uno stato di guerra, l’altro deve dispiegare “tutti i mezzi a sua disposizione senza indugio” per fornire “assistenza militare e di altro tipo”.
L’accordo potrebbe segnare il più forte legame tra Mosca e Pyongyang dalla fine della Guerra Fredda. Sia Kim sia Putin lo hanno descritto come un importante miglioramento delle loro relazioni, che riguardano sicurezza, commercio, investimenti, legami culturali e umanitari.
Il testo firmato da Putin e Kim a Pyongyang
Il vertice di Pyongyang si è svolto nel pieno della crisi internazionale scaturita dall’invasione dell’Ucraina, con gli Stati Uniti e i loro alleati che hanno espresso forti preoccupazioni per un possibile accordo sugli armamenti che Kim starebbe fornendo a Putin, in cambio di assistenza economica, cibo e trasferimenti di tecnologia, che potrebbero rafforzare la minaccia rappresentata dalle armi nucleari e dal programma missilistico della Nord Corea.
Il Trattato di partenariato strategico globale tra la Corea del Nord e la Russia, composto da 23 articoli, sostituisce il precedente ‘Trattato di amicizia e cooperazione di buon vicinato’ firmato dai due leader nel 2000. “Il presente accordo è valido per un periodo indefinito. Se una delle parti intende porre fine al presente accordo, deve notificarlo per iscritto all’altra parte. L’accordo termina un anno dopo la data di ricezione della notifica scritta da parte dell’altra parte”, si legge nel testo pubblicato da Kcna.