Volano gli stracci tra Benjamin Netanyahu e Joe Biden. Dopo che il primo ministro di Israele ha accusato gli Stati Uniti per il blocco delle forniture militari a Tel Aviv, la Casa Bianca ha ufficialmente protestato, annunciando l’annullamento dell’incontro con funzionari israeliani di alto livello, previsto per domani, per discutere sulla minaccia rappresentata dall’Iran.
A darne notizia è Axios a cui un funzionario statunitense, che ha scelto l’anonimato, ha dichiarato: “Questa decisione rende chiaro che ci sono conseguenze per chi fa queste uscite scomposte”. Nell’articolo si legge anche che il previsto incontro tra il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, e il suo omologo statunitense, Jake Sullivan, si svolgerà senza variazioni, così come la visita negli Stati Uniti del ministro della Difesa, Yoav Gallant, prevista per la prossima settimana.
Netanyahu e Biden ai ferri corti
Secondo Axios, i principali consiglieri del presidente Biden si sarebbero infuriati per il video di accuse pubblicato da Netanyahu. Una circostanza che troverebbe conferma anche nelle parole del consigliere presidenziale statunitense, Amos Hochstein, che nel suo tour in Medio Oriente per cercare di abbassare la tensione tra Israele ed Hezbollah in Libano, ha detto a Netanyahu, nel corso di una riunione ad alta tensione, che le sue accuse erano “inesatte e fuori luogo”.
Al momento da Washington negano che l’incontro sull’Iran sia stato cancellato in risposta alle accuse di Netanyahu, affermando che è stato rinviato a causa di problemi di agenda. Ma secondo Axios si tratterebbe di una copertura per evitare imbarazzi sia a Biden, nel pieno di una difficilissima campagna elettorale, e sia del primo ministro di Israele che da settimane vede avvicinarsi lo spettro di una crisi di governo.