Passano i mesi e aumenta il pressing della comunità internazionale, ma Benjamin Netanyahu non sembra intenzionato a fermare le ostilità nella Striscia. Almeno 17 persone sono morte nella notte nel campo profughi di Nuseirat dopo una notte di pesanti bombardamenti israeliani nel centro di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera che cita fonti dei media locali tra cui Radio Hamas.
Le prime informazioni, scrive l’emittente panaraba finita al centro delle critiche di Israele per una presunta vicinanza ai terroristi, parlavano di 7 morti in un attacco contro un’abitazione a Nuseirat, ma in seguito è stata confermata l’uccisione di altre persone in un secondo attacco.
Netanyahu non si vuole fermare: doppio blitz aereo contro il campo profughi di Nuseirat causa almeno 17 morti
Nel primo attacco, scrive Al Jazeera sul proprio sito web, sono morte 10 persone, tra cui donne e bambini: cinque di loro appartenevano alla stessa famiglia, mentre i feriti sono almeno 10. Altre persone sono ancora intrappolate sotto le macerie. Un’ora dopo, è stata colpita l’abitazione di un’altra famiglia: tra le vittime una coppia, i loro figli e i nonni. Altri due sono rimasti uccisi sulla strada costiera nella zona centro-occidentale di Gaza. Circa 35 persone rimaste ferite negli attacchi sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni, scrive ancora Al Jazeera.
Queste sono le prime operazioni militari lanciate da Netanyahu dopo la decisione shock di sciogliere il gabinetto di guerra così da accentrare nelle proprie mani il potere decisionale. Una mossa che si è intestata il gruppo terroristico palestinese di Hamas, convinto di aver causato la chiusura del consiglio speciale che organizzava e gestiva il conflitto in Medio Oriente.
A dirlo è il membro dell’Ufficio Politico del Movimento palestinese, Izzat Al-Rishq, secondo cui questo è un successo delle fazioni palestinesi, guidata dalle Brigate Al-Qassam, che avrebbero messo alle strette Netanyahu.