Dopo l’attacco di ieri a un cacciatorpediniere statunitense, il Comando dell’esercito degli Stati Uniti (Centcom) afferma di aver distrutto nel Mar Rosso quattro radar Houthi, una nave di superficie senza pilota e un drone nelle ultime 24 ore. Gli obiettivi sono stati colpiti mentre stazionavano nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, ha twittato il comando centrale degli Stati Uniti, ad eccezione del solo drone che è stato distrutto mentre era in volo sopra il Mar Rosso.
Le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato anche diversi attacchi aerei, almeno sei, sull’aeroporto internazionale di Hodeidah nello Yemen e altri quattro attacchi sull’isola di Kamaran vicino al porto di Salif al largo del Mar Rosso. A riportarlo è Al-Masirah TV, il principale canale televisivo gestito dal movimento Houthi dello Yemen. Secondo quanto riporta l’emittente televisiva, gli attacchi su Kamaran segnano la prima volta che le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti prendono di mira l’isola da quando sono iniziati gli assalti aerei su obiettivi Houthi all’inizio di febbraio.
Mar Rosso, gli Stati Uniti rispondono agli Houthi. Colpiti quattro radar, una nave senza pilota e un drone dei ribelli yemeniti che già minacciano rappresaglie
Il governo dello Yemen, riconosciuto a livello internazionale, ritiene che i combattenti Houthi in passato abbiano utilizzato l’isola di Kamaran e Port Salif come sito per lanciare i loro attacchi sul Mar Rosso e nascondere scorte di missili e droni nelle miniere di sale.
Un’operazione militare che dovrebbe servire per convincere i ribelli yemeniti a cessare i loro attacchi alle navi in transito sul Mar Rosso ma che rischia di ottenere l’effetto opposto visto che le milizie filo iraniane hanno già fatto sapere che reagiranno, aumentando l’intensità e il numero di blitz.