Tanto rumore per nulla, o meglio per un paio di ordini del giorno. È arcinoto che Fratelli d’Italia e Forza Italia non abbiano mai amato la riforma leghista dell’Autonomia differenziata, targata Roberto Calderoli.
Ma da qui a immaginare che possano metterla in discussione, con emendamenti che costringerebbero il testo – che è in dirittura d’arrivo alla Camera – a ritornare al Senato, è fantapolitica.
Troppo alta la posta in gioco per boicottare la riforma leghista. Fratelli d’Italia deve portare a casa il premierato e Forza Italia la Giustizia. Dunque gli azzurri si accontenteranno di un paio di ordini del giorno con cui potranno rivendicare di non aver svenduto l’unità nazionale.
Lo stop di Occhiuto all’Autonomia differenziata
Eppure dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, di Forza Italia è arrivato uno stop grande quanto una casa. “Non c’è la serenità necessaria per discutere questa riforma”, ha detto tranchant Occhiuto. “Hanno dato una brusca accelerazione alla legge. Così gli italiani la vivono come fortemente divisiva”.
Per Occhiuto, “il testo licenziato dal Senato è un buon testo, ma deve essere migliorato”. Fondamentale, ha spiegato, è “che la legge sostenga le regioni del Sud”.
“Bisogna rivedere – dice – la questione che riguarda proprio le materie dove non sono previsti i Lep (Livelli essenziali di prestazione, ndr). E’ un aspetto che in Calabria, in consiglio Regionale, è stato sollevato da tutti, anche dalla Lega: il testo dice che per le materie dove sono previsti i Lep, prima di fare un’intesa, è necessario definirli e finanziarli, ma i soldi ancora non ci sono”, mentre questo non è previsto per le materia dove i Lep non ci sono.
Forza Italia getta acqua sul fuoco
Lo stato maggiore di Forza Italia cerca di stemperare i toni e di gettare acqua sul fuoco. Gli ordini del giorno che stanno preparando cercheranno sì di contemplare le preoccupazioni di Occhiuto, anticipate a onor del vero dallo stesso leader di Forza Italia Antonio Tajani, ma non ci saranno scenari apocalittici.
Uno di questi odg sarà proprio – come conferma Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vicecapogruppo vicario dei deputati azzurri – sulle materie non Lep, cioè quelle che potrebbero essere devolute subito alle Regioni, mentre per le altre dove sono previsti i Lep, come ha spiegato il governatore della Calabria, è necessario prima di fare un’intesa definirli e finanziarli.
Che poi non ci siano i soldi, è altra storia. Ad ogni modo Forza Italia garantisce che non ci saranno strappi anche perché, sempre secondo quanto sostiene Nevi, il testo Calderoli è stato già migliorato grazie al pressing degli azzurri e dunque è diventato votabile.
“Forza Italia voterà a favore del provvedimento riguardante l’autonomia differenziata, dal momento che il governo ha confermato che saranno garantiti uguali servizi e prospettive ai cittadini delle regioni del nord e ai cittadini delle regioni del sud”, conferma Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, garantendo che il patto tra gli alleati regge.
Che Forza Italia, peraltro, potesse avere uno scatto di orgoglio e coraggio che, come chiedevano le opposizioni, potesse condurre gli azzurri a rimettere in discussione il testo era difficilmente immaginabile, anche se alle Europee sono andati meglio del concorrente leghista.
La Lega peraltro alza la voce. “Gli accordi vanno rispettati, abbiamo raccolto al Senato diverse indicazioni venute dai partiti alleati con ampie garanzie sui Lep. Ora la legge va approvata in via definitiva alla Camera, il Paese aspetta l’attuazione dell’Autonomia dal referendum costituzionale del 2001, sono 23 anni, per la Lega si è atteso abbastanza”, taglia corto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari.
Dunque Occhiuto dovrà accontentarsi di una manciata di ordini del giorno. Proprio il capogruppo del M5S, Francesco Silvestri, qualche giorno fa aveva spiegato: “Se il Sud è in difficoltà, torniamo in commissione, affrontiamo e risolviamo quello che evidentemente anche FI vuole risolvere. Sennò sarà l’ordine del giorno più ipocrita della storia”. Appunto.