Ilaria Salis è libera, tolto anche il braccialetto elettronico

Ilaria Salis torna libera dopo la decisione del Tribunale di Budapest di revocarle gli arresti domiciliari e toglierle il braccialetto elettronico.

Ilaria Salis è libera, tolto anche il braccialetto elettronico

Ilaria Salis torna libera dopo la decisione del Tribunale di Budapest di revocarle gli arresti domiciliari e toglierle il braccialetto elettronico. La richiesta di scarcerazione, come hanno confermato i legali italiani Mauro Straini ed Eugenio Losco, era stata presentata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs.

Ilaria Salis torna libera dopo la decisione del Tribunale di Budapest di revocarle gli arresti domiciliari e toglierle il braccialetto elettronico

Ilaria Salis, accusata in Ungheria di lesioni pluriaggravate per la sua presunta partecipazione negli scontri del 10 febbraio 2023 a Budapest con i neonazisti europei alla vigilia del “Tag der Ehre”, può dunque tornare in Italia. Stamane la polizia ungherese si è recata al suo domicilio a Budapest dove scontava gli arresti domiciliari e le ha comunicato il riconoscimento del nuovo status di europarlamentare, togliendole il braccialetto elettronico notificandole la remissione in libertà. La famiglia della neoeletta Avs all’Europarlamentaro sta organizzando il viaggio di rientro in Italia imprevisto così rapidamente.

Avs: “Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli”

“Finalmente! Siamo felici della notizia che giunge da Budapest, l’europarlamentare Ilaria Salis ora può tornare in Italia e potrà svolgere la sua nuova funzione a cui l’hanno indicata centinaia di migliaia di elettori” affermano in una nota Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs. “Il nostro grazie va a tutti e a tutte coloro – aggiungono i due esponenti di Avs -, che come noi, in questi mesi si sono indignati e non si sono rassegnati alla terribile condizione in cui era tenuta nelle carceri di Orban. Ora potrà difendere insieme a noi i diritti civili e sociali dei più deboli. La aspettiamo”.