Davanti alle crescenti tensioni internazionali e alle sfide globali che arrivano dalla Cina e dalla Russia, gli Stati Uniti stanno valutando l’eventualità di espandere il proprio arsenale atomico. A sostenerlo, come riporta il New York Times, è il direttore senior del Consiglio di sicurezza nazionale, Pranay Vaddi: “In assenza di un cambiamento nella traiettoria dell’arsenale avversario, nei prossimi anni potremmo raggiungere un punto in cui sarà necessario un aumento rispetto all’attuale numero di unità schierate, e dobbiamo essere pienamente preparati ad eseguirlo se il Presidente prenderà questa decisione”.
Al momento, gli Stati Uniti stanno ammodernando – e non ancora ampliando – il proprio arsenale nucleare. Tuttavia, spiega Vaddi, le cose potrebbero cambiare visto il rifiuto della Russia di negoziare un accordo sul controllo degli armamenti nucleari successivo a quello attuale, il New Start.
Gli Stati Uniti avvertono la Cina e la Russia: se continueranno le manovre ostili, allora Washington amplierà il proprio arsenale nucleare
Parole e accuse a cui ha risposto la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, spiegando che la Russia risponderà alle dichiarazioni della Casa Bianca sull’aumento del suo arsenale nucleare in conformità con la sua dottrina nucleare. “Ieri il presidente (Vladimir Putin) ha detto tutto, c’è una dottrina nucleare. Se deve essere perfezionata, saranno fatti aggiustamenti. Ci sono arsenali adeguati. Penso che questa sia stata la reazione della Casa Bianca alle domande del pubblico sul perché gli Stati abbiano meno arsenali”.
Sempre la diplomatica ha poi smentito le parole di Vaddi circa il presunto rifiuto del Cremlino per negoziare un nuovo accordo sugli armamenti nucleari. “Non abbiamo interrotto il dialogo con nessuno. Non abbiamo tagliato i rapporti. Tra l’altro, non abbiamo tagliato i legami energetici. Non abbiamo interrotto le piattaforme di dialogo”, ha dichiarato Zakharova. “Abbiamo sempre dichiarato che anche nelle situazioni più difficili c’è spazio per il dialogo. Pertanto, non ha senso invitarci al dialogo, non lo abbiamo mai rifiutato” ha concluso la portavoce.