Il primo a prendere le difese di Donald Trump in Italia non poteva che essere Matteo Salvini. Il leader leghista e vicepresidente del Consiglio parla subito di processo politico e si schiera apertamente con l’ex presidente Usa, condannato per tutti i 34 capi di imputazione nel processo sui pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.
Intervenendo a Radio Anch’io, Salvini parla della sentenza: “Osservo con rispetto e non giudico, ma mi pare un processo politico come tanti in Italia, come quelli che hanno inseguito Berlusconi per decenni”. Insomma, anche negli Usa la giustizia si schiera contro la destra, condannando un candidato alla presidenza solo per questioni politiche, secondo il leader leghista.
Salvini difende Trump. Così come Orban
Salvini prende posizione con Trump senza dubbi, sottolineando che a novembre saranno gli americani a scegliere, quando si voterà per le elezioni presidenziali: “Io spero che vinca Trump perché ogni presidenza democratica è coincisa negli anni con guerre e caos planetari: con Trump si avrà una presidenza più equilibrata dell’attuale gestione”.
Salvini ribadisce il messaggio con un post su X: “Solidarietà e pieno sostegno a Donald Trump, vittima di una persecuzione giudiziaria e di un processo di natura politica. In Italia, abbiamo tristemente familiarità con l’utilizzo del sistema giudiziario come arma da parte della sinistra, dato che per anni si è tentato di eliminare gli oppositori politici con mezzi legali. Spero che Trump vinca. sarebbe una garanzia di maggiore equilibrio e speranza per la pace nel mondo”, scrive in inglese.
Di idea opposta, sul processo a Trump, è invece il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “Il potere esecutivo deve fare il suo corso ma anche il potere giudiziario, è stato un giusto processo, non possiamo pensare che in Usa si facciano processi politici. È stato un giusto processo e adesso i cittadini dovranno decidere”, afferma ad Agorà.
A pensarla come Salvini è invece il premier ungherese, Viktor Orban, che su X scrive: “Ho conosciuto il presidente Trump come un uomo d’onore. Come presidente, ha sempre messo l’America al primo posto, ha suscitato rispetto in tutto il mondo e ha usato questo rispetto per costruire la pace. Lasciamo che il popolo emetta il suo verdetto questo novembre! Continui a combattere, signor presidente”.