Nicola Di Marco, capogruppo M5s, Regione Lombardia stanzia 2 milioni di euro e ne promette 8,5, per sterilizzare i tagli all’assistenza ai disabili. Dopo sei mesi di proteste la Giunta ha fatto marcia indietro?
Per sei mesi il centrodestra è arrivato addirittura a negare l’esistenza dei tagli stessi. Poi ha raccontato a tutti che quei dieci milioni di euro erano impossibili da recuperare all’interno del bilancio regionale. Un bilancio che, ricordiamolo, vale circa 30 miliardi e all’interno del quale il centrodestra ha stanziato dieci milioni di euro, la stessa cifra richiesta dalle Associazioni per la disabilità, per auto-promuoversi su “Tik Tok”. Ora sembrerebbe che la realtà abbia bussato alla porta della Giunta Fontana. Hanno aperto gli occhi e ammesso che i tagli deliberati a dicembre, sulla pelle di chi soffre, rappresentavano un rischio concreto. La retromarcia del centrodestra rappresenta un primo importante risultato per le Associazioni e le forze politiche, come il Movimento Cinque Stelle, che da sei mesi combattono al loro fianco questa battaglia. Ma quanto annunciato ieri non è certo sufficiente a cambiare il verso delle politiche sulla disabilità di Regione Lombardia.
Quanto promesso da Fontana non basta?
Una proroga di pochi mesi ovviamente non basta. Così come non sono sufficienti le risorse messe al momento a disposizione. Il M5s continuerà a lavorare affinché il prossimo assestamento di bilancio non solo preveda la conferma della sterilizzazione dei tagli, ma anche l’implementazione dei servizi, la possibilità di farsi assistere da un proprio caregiver non può e non deve essere limitata, senza dimenticare la rimozione delle liste d’attesa per ciò che concerne la misura B1 e i fondi per la B2.
Continuerete a chiedere le dimissioni dell’Assessore Lucchini?
Il disastro di questi mesi rappresenta le gravi difficoltà di un assessorato, quello alla Disabilità, per il bene del quale continuiamo a ritenere opportuno un cambio al vertice. Inoltre, in questo ultimo periodo l’Assessore è stata molto impegnata con la propria campagna elettorale. Come Movimento Cinque Stelle riteniamo che un segnale di discontinuità con il passato sia necessario. A.M.