di Marco Castoro
L’Italia è in svendita. Il Tesoro ha messo sul piatto alte percentuali riguardanti le quote da cedere delle società pubbliche, come Sace (60%), Fincantieri (40%), Enav (40%), Cdp Reti (50%), Grandi Stazioni (60%). Perfino le quote dell’Eni (3%) sono in vendita. E la Rai? Cosa fa per ripianare il suo debito? In Francia con la vendita del primo canale A1 sono stati azzerati tutti i debiti. Nel piano Cottarelli c’è un chiaro riferimento a un intervento da fare per migliorare i conti della Rai. Anche per ciò che concerne la spending review. Nessun elemento in più. È ovvio che in ballo ci sia la vendita di qualche asset. Come si è lasciato sfuggire giorni fa il viceministro Catricalà con delega alle telecomunicazioni. Che cosa potrebbe vendere la Rai? Le strade sono due. O un po’ di quote delle consociate o qualche canale. Diciamo che delle due ipotesi la prima è meno traumatica rispetto alla seconda (seppure si potrebbe mettere in vendita uno dei due canali per bambini, Rai4 o Rai5, Isoradio, o addirittura Raidue). Ma torniamo alle consociate che finirebbero sul mercato. Si potrebbero vendere quote di Rai World, Rai Net e Rai Way spa. Quest’ultima è la più indiziata, anche perché anni fa Maurizio Gasparri propose la cessione, stoppata però dall’allora dg Claudio Cappon. Ovviamente i sindacati sono già in stato di allerta per paura che queste vendite di quote possano causare perdite di posti di lavoro. «La Rai non serve a far cassa – è la posizione dell’Usigrai – il Servizio Pubblico non serve a ripianare i buchi di bilancio. È inaccettabile che si torni a parlare di Rai solo in un’ottica di spending review. E intanto nulla si fa sulle riforme realmente necessarie, a partire dall’abbattimento dell’evasione del canone che, da solo, vale oltre 550 milioni». Tuttavia, nonostante le resistenze, a Viale Mazzini prende sempre più corpo la necessità di aprire la porta al privato.
La musica supera la fiction
«Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo hanno illuminato la rete con uno spettacolo meraviglioso, moderno, di grandissima qualità». Così il direttore di Canale 5, Giancarlo Scheri, commenta soddisfatto gli ascolti al top registrati dallo show musicale Questi siamo noi, condotto da Gigi d’Alessio con Anna Tatangelo, andato in onda su Canale 5, ha vinto la serata tv con 4.235.000 telespettatori e il 19.46% di share, con picchi di oltre 6 milioni di persone davanti al video e una percentuale del 26%. La serata musicale ha battuto un colosso come Un passo dal cielo, la fiction di Raiuno che con protagonista Terence Hill, le cui repliche stanno riscuotendo un secondo giro di successi.