Entro lunedì il presidente dell’Inter, il desaparecido e indebitatissimo Steven Zhang, dovrà tirare fuori dal cilindro la bellezza di 375 milioni di euro per rientrare del prestito con il fondo di investimento Oaktree e non perdere il controllo del club. Soldi, che il proprietario (ancora per poco) dei Nerazzurri non ha. Del resto, lo stesso Zhang deve la bellezza di 320 milioni di dollari anche alla China Construction Bank, che lo sta inseguendo in tutto il globo terracqueo.
Sono falliti, infatti, sia i tentativi di ricapitalizzare il debito grazie a un partner terzo – si parlava di Pimco, che si era detto disponibile a mettere sul piatto 430 milioni, offerta poi ritirata – sia di ridiscutere i termini dell’impegno con gli americani. Se Zhang non dovesse trovare i soldi entro lunedì, la squadra passerà di mano a Oaktree.
L’invettiva contro il fondo Oaktree
Comprensibile quindi lo sfogo di Zhang contenuto nella lettera ai tifosi pubblicata sabato sul sito del Club. Un attacco frontale al fondo: “Il comportamento di Oaktree sta creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità”, scrive Zhang.
“Abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner”, ha ricordato Zhang, “compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato. Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità”.
Zhang ha ricordato che l’apertura della linea di credito con Oaktree aveva “l’obiettivo di proseguire il progetto vincente che abbiamo avviato nel 2016. Da allora, io e il mio management ci siamo impegnati a sviluppare successi sul campo, allo stesso tempo mantenendo una rigorosa disciplina finanziaria”.
Anche il fondo ha guadagnato dai successi sul campo
“Il nostro duro lavoro ha dato i suoi frutti”, ha sottolineato, “negli otto anni sotto la nostra gestione, insieme al nostro staff, ai giocatori e agli allenatori, abbiamo conquistato sette trofei, due finali europee, e due volte abbiamo raggiunto la vetta del campionato di Serie A. La leggendaria seconda stella è una testimonianza della nostra crescita e del nostro successo”. “Naturalmente”, ha aggiunto maliziosamente, “tutti i nostri partner, inclusa Oaktree, hanno potuto trarre beneficio dal raggiungimento di tali incredibili traguardi dentro e fuori dal campo. Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree. A nome dell’Inter e in qualità di presidente, voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità. Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter. Forza Inter Sempre”.
Lunedì la resa dei conti per Zhang
Lunedì il giorno decisivo. Un finale al cardiopalma, assolutamente prevedibile. Tanto che i due giocatori di maggior valore dell’Inter, il capitano Lautaro Matinez e Nicolò Barella, hanno rimandato la ridiscussione dei rispettivi contratti proprio a dopo lunedì, per capire chi sarà l’interlocutore.
Lo stadio dell’Inter sempre più un miraggio
Inoltre, alla luce della disperata situazione finanziaria del presidente dell’Inter e dello stesso club – il più indebitato della Serie A -, suonano abbastanza curiosi tutti gli annunci sul venturo nuovo stadio della società a Rozzano. Un investimento previsto (ma solo sulla carta) da oltre 1 miliardo di euro…
D’oro all’Inter è rimasto solo L’ambrogino…
E, col senno del poi (ma la situazione era chiara già molto tempo fa), fanno ancora più sorridere tutte le pressioni esercitate dai vertici nerazzurri sul sindaco Beppe Sala per San Siro. Pressioni alle quali però Sala ha risposto. Anzi, venerdì ha anche insignito giocatori e società dell’Ambrogino d’Oro, massima onorificenza della città. Forse l’unica cosa d’oro rimasta nelle casse dell’Inter…