Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato due leggi già adottate dal Parlamento ucraino che consentono ai detenuti di arruolarsi nell’esercito, in cambio della liberazione condizionale. Un modo per cercare di alleviare la carenza di volontari.
Il presidente ucraino Zelensky ha firmato la legge sulla mobilitazione dei detenuti approvata dal Parlamento
Secondo le condizioni contenute nelle due leggi firmate da Zelensky saranno accettati solo i detenuti a cui restano solo tre anni di reclusione da scontare. Non saranno ammesse persone detenute per condanne all’ergastolo nonché per reati “contro i fondamenti della sicurezza nazionale”, di omicidio premeditato “di due o più persone” o violenza sessuale.
Circa 4.500 detenuti ucraini sono disposti ad andare al fronte in cambio della libertà condizionale sulla base della nuova legge per la mobilitazione dei prigionieri, ha detto la viceministra della Giustizia, Olena Vysotska citata da Rbc-Ucraina, dopo l’annuncio che il presidente ucraino Zelensky ha firmato la legge.
Circa 4.500 detenuti ucraini sono disposti ad andare al fronte in cambio della libertà condizionale
Secondo Vysotska, ad aprile è stato condotto un sondaggio tra i prigionieri dove è stato chiesto loro se era giusto adottare una legge sulla libertà condizionale con la firma di un contratto per il servizio militare. Hanno risposto “sì” circa 4.500 detenuti. Vysotska ha osservato che dal sondaggio sono state escluse le categorie di prigionieri non contemplate dalla nuova norma e coloro che non possono essere arruolati per via del loro stato di salute.