Davanti alle difficoltà difensive che l’Ucraina sta incontrando sul campo di battaglia, l’idea di Volodymyr Zelensky è quella di contrattaccare colpendo la Russia sul proprio territorio. Per riuscirci, però, è necessario convincere gli Stati Uniti di Joe Biden a dare il via libera all’uso delle armi a lunga gittata, tra cui gli Atacms, che al momento resta un tabù. Proprio per questo, come riporta Politico, l’Ucraina sta operando un pressing forsennato sugli Usa al fine di convincere l’amministrazione Biden a revocare il divieto di utilizzare armi di fabbricazione americana per colpire in territorio russo.
Una missione che Zelensky ha affidato a un gruppo di deputati della Verkhovna Rada, il parlamento di Kiev, che in questi giorni è a Washington. “Il problema principale in questo momento è la politica della Casa Bianca di limitare la nostra capacità di colpire obiettivi militari all’interno della Russia”, ha detto David Arakhamia, presidente del partito al governo Servo del Popolo durante la sua missione negli Stati Uniti. Ufficialmente la Casa Bianca sembra resistere, temendo che questa eventuale mossa possa finire per causare la tanto temuta escalation, anche se nelle ultime ore qualcosa si starebbe smuovendo.
Infatti, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante la sua visita a sorpresa a Kiev, in modo sibillino non ha escluso a priori l’uso di armi americane in Russia: “Siamo impegnati a contribuire a garantire che l’Ucraina vinca la guerra. Non abbiamo incoraggiato o permesso attacchi al di fuori dell’Ucraina, ma Kiev deve prendere decisioni da sola su come condurre la guerra in difesa della sua libertà, sovranità e integrità territoriale; continueremo a sostenerla con l’equipaggiamento di cui ha bisogno per vincere”. Insomma, secondo lui, la decisione spetterebbe a Zelensky. Parole che hanno fatto infuriare il Cremlino, con il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, che ha detto molto chiaramente che l’uso da parte di Kiev di armi fornite dagli Usa e da Paesi Ue per colpire il territorio russo porterà a risposte con “l’uso di armi più potenti per la protezione dei cittadini russi”.
Zelensky vuole colpire la Russia con le armi di Biden
Proprio mentre sale la tensione, Vladimir Putin è andato a Pechino per incontrare Xi Jinping. Un faccia a faccia in cui i due leader, dopo aver ribadito la loro alleanza, hanno sottolineato la necessità di arrivare a una soluzione diplomatica del conflitto prima che la situazione sfugga definitivamente di mano. In particolare il leader cinese ha detto che “Cina e Russia preserveranno la giustizia nel mondo” e che “nonostante alcuni alti e bassi, le nostre relazioni si sono rafforzate e hanno superato la prova del mutevole panorama internazionale. Diamo il buon esempio alle altre potenze in termini di rispetto e apertura.
Lo sviluppo dei nostri legami favorisce la pace, la stabilità e la prosperità nella regione e nel mondo”. Ma al di là delle parole, sul campo di battaglia si continua a combattere. Dopo diverse ritirate, l’esercito ucraino ha detto di aver fermato “l’avanzata russa in alcune zone della regione di Kharkiv”. “La situazione resta complicata ma le nostre forze di difesa sono riuscite a stabilizzare parzialmente il fronte. Tuttavia la Russia sta cercando di creare le condizioni per ulteriori avanzamenti”, è quanto afferma il portavoce delle forze ucraine nella regione, Nazar Voloshin.
Del tutto diverso quanto afferma l’ex ministro della Difesa e attuale segretario del Consiglio di sicurezza della Russia, Serghei Shoigu, che rispondendo ai vertici militari di Kiev ha detto che si tratta di fake news perché “è ancora in corso un’offensiva delle truppe russe in tutte le direzioni e sta andando molto bene”.