Avevano perfino progettato e collaudato un piccolo sommergibile, pilotabile da remoto, da destinare al trasporto della droga, ma alla fine sono stati scoperti. I Carabinieri di Torino hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei membri di un’organizzazione transnazionale italo-albanese, dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Gli arresti, disposti dal Gip del capoluogo piemontese su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, sono stati effettuati in Italia nelle provincie di Torino e Frosinone, e in Albania.
Blitz dei Carabinieri a Torino arrestati 6 trafficanti di droga. Avevano costruito anche un mini sommergibile
Nell’attività d’indagine, denominata convenzionalmente “Car Wash” in quanto originata da accertamenti su gestori di autolavaggi che gestivano illecitamente alcune piantagioni di marijuana, gli investigatori hanno ricostruito i tasselli di un’associazione con base logistica nella provincia di Torino, operante tra Ecuador, Belgio, Francia, Spagna e Italia. Il gruppo è sospettato di aver approvvigionato le maggiori piazze di spaccio italiane di importanti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana.
L’organizzazione era guidata da due fratelli di origine albanese
Dai riscontri dei Carabinieri, l’organizzazione sarebbe stata guidata da due fratelli di origine albanese che, avvalendosi di consistenti disponibilità economiche, avrebbe reclutato gli “operai della droga” in Italia e in Albania. Questi collaboratori erano con ogni probabilità destinati alla custodia, al trasporto e alla vendita sul territorio dello stupefacente. I trafficanti, fra l’altro, avevano progettato e collaudato un piccolo sommergibile, pilotabile da remoto, probabilmente finalizzato al trasporto della droga.
Sequestrati oltre 204 chilogrammi tra cocaina, hashish e marijuana
Il mezzo, di fatto realizzato, non era ancora stato reso operativo. Durante le indagini, svolte dal novembre 2021 alla fine del 2022, gli investigatori hanno intercettato diversi carichi di droga e ne hanno sequestrato oltre 204 chilogrammi, tra cocaina, hashish e marijuana. La cocaina con ogni probabilità arrivava in Italia dal sud America, passando per l’Olanda mentre il resto transitava dalla Spagna e dalla Francia, utilizzando autovetture dotate di doppifondi artigianali.