In un mondo in guerra e che sembra aver perso la bussola, l’unico leader che parla ostinatamente della necessità di arrivare alla pace è Papa Francesco. Al termine dell’udienza generale, il pontefice ha spiegato che “la Chiesa eleva la preghiera della Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei. Invito tutti ad invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda pace al mondo intero, specialmente alla cara e martoriata Ucraina, alla Palestina e a Israele, al Myanmar”.
Papa Francesco è rimasto l’unico a parlare di Pace
Sempre Papa Francesco ha detto di affidare “alla nostra Madre, in particolare, i giovani, gli ammalati, gli anziani e gli sposi novelli presenti oggi sono qui presenti, ed esorto tutti a valorizzare in questo mese di maggio la preghiera del santo Rosario”. Poi, salutando i pellegrini di lingua francese, il Pontefice, rispondendo indirettamente al leader dell’Eliseo Emmanuel Macron che ha più volte paventato il possibile invio di truppe in Ucraina, ha spiegato che “di fronte a un futuro che a volte può sembrare buio, cerchiamo di essere seminatori di speranza e tessitori di bene, convinti che la vita può essere vissuta in modo diverso e che la pace è possibile”.
L’intervento si è concluso con un saluto ai pellegrini polacchi, un altro paese noto per le sue posizioni muscolari nei confronti della Russia di Vladimir Putin, ha detto che in occasione delle celebrazioni “di San Stanislao, vescovo e martire, patrono della vostra Patria” è necessario chiedere “l’intercessione” del santo affinché porti “il dono della pace in Europa e in tutto il mondo, specialmente in Ucraina e in Medio Oriente”.