Gianmario Invernizzi è un misconosciuto consigliere comunale di Lodi vicino a Fratelli d’Italia. Per inquadrare il personaggio potrebbe tornare utile una foto in cui Invernizzi indossa una maglietta all’interno del Consiglio comunale con la scritta “Squadracce nostalgia canaglia”. Niente di nuovo sotto il sole, uno dei tanti parafascisti che questi tempi hanno fatto risalire alla luce del sole.
A febbraio durante una seduta in consiglio comunale ha attaccato la maggioranza mentre si discuteva i bilancio e opere pubbliche. Parlando di cosa? Di stranieri e di sicurezza, ovviamente. Riferendosi a una zona della città ad alta concentrazione di stranieri Ivernizzi ha detto “via Lodino, più che sistemata, va bonificata: il termine esatto è bonifica”. Perché “io la faccio 100 volte al giorno e sembra di essere tra gli Indios” e ancora “siamo di fronte a cittadini stranieri che vanno educati, servono i campi di rieducazione”.
Un giovane ragazzo, nome d’arte Nyloz Gringo, ha canzonato Invernizzi per la sua xenofobia esprimendo un concetto che condividono in molti: gli Invernizzi sono uno schifo per un Paese civile e democratico. Che fa il consigliere? Annuncia una querela al ragazzo per chiedere “un forte risarcimento”, scrive sui social di essere stato minacciato minacciando: “abbiamo già saputo tutto di te come ti chiami”, annuncia, e con un italiano molto incerto aggiunge “le tue minacce mi fanno ridere e ti do un consiglio fatti dare il latte da mamma con biberon e un lecca lecca, hai proprio sbagliato persona a prendere di mira me, te ne accorgerai”.
C’è un piccolo particolare: il ragazzo è italiano, anche se non segue i canoni estetici di Vannacci e di Invernizzi. Di sicuro è molto meno scuro di Invernizzi.