Ieri sera centinaia di persone sono scese in piazza nei pressi del quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv e in diverse altre località in Israele, tra cui Gerusalemme, Haifa, Sderot, Be’er Sheva, per chiedere di arrivare a un accordo dopo che Hamas ha annunciato di aver accettato una proposta di cessate il fuoco presentata dai mediatori Egitto e Qatar. Ma intanto l’esercito israeliano aveva già iniziato a bombardare Rafah.
Centinaia in piazza a Tel Aviv chiedono l’accordo con Hamas. Ma l’operazione di terra a Rafah è ormai avviata
L’aviazione israeliana ha attaccato oltre 50 obiettivi di gruppi radicali nell’area di Rafah e le Forze di Difesa israeliane (Idf) continuano i preparativi per l’offensiva di terra in questa parte della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, Daniel Hagari. “Questa mattina, seguendo le istruzioni a livello politico, abbiamo annunciato l’inizio dell’evacuazione della popolazione dai quartieri nella parte orientale di Rafah e l’espansione della zona umanitaria ad al Mawasi e Khan Yunis. Questo in preparazione delle azioni di terra nell’area. L’aviazione ha attaccato più di 50 obiettivi terroristici nell’area di Rafah durante la giornata”, ha detto Hagari in un briefing.
L’aviazione israeliana ha lanciato diversi attacchi e i carri armati avanzano
L’aviazione israeliana ha lanciato ieri sera diversi attacchi aerei sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Gli aerei israeliani hanno preso di mira strade, terreni agricoli, edifici residenziali e fattorie nelle zona orientale della città. Sempre ieri sera veicoli blindati dell’Idf hanno attraversato la recinzione di confine nell’area di Kerem Shalom avanzando nei quartieri a est della periferia di Rafah. Secondo alcune fonti ci sono stati “spari di carri armati e bombardamenti di artiglieria di tanto in tanto nella zona”.