Le europee si avvicinano e apparire pacifisti può essere una mossa vincente. Lo dicono i sondaggi e sembra dirlo anche la linea seguita dal leader della Lega, Matteo Salvini, che da qualche settimana si mostra sempre più perplesso sul sostegno all’Ucraina. Nonostante il suo partito, la Lega, abbia sempre sostenuto tutti i voti parlamentari sull’invio di aiuti e armi a Kiev e abbia sempre preso posizione a favore dell’Ucraina.
Ora Salvini chiama in causa il presidente francese, Emmanuel Macron, per spingere sulla sua nuova linea pacifista. Che, in fondo, non stupisce se pensiamo che la Lega è stata negli scorsi anni una dei principali alleati in Italia del presidente russo, Vladimir Putin. Il vicepresidente del Consiglio, mettendo da parte ogni tipo di diplomazia, replica a Macron che ha parlato dell’ipotesi di inviare truppe europee in Ucraina in caso di sfondamento del fronte da parte delle truppe russe. E lo fa a muso duro.
Salvini contro Macron sull’invio di truppe in Ucraina
In un tweet il leader della Lega si rivolge proprio a Macron: “Mandare i soldati italiani a combattere guerre fuori dai confini Ue? Seguire le ossessioni di qualche leader europeo pericoloso e disperato come Macron? No grazie, mai nel nome della Lega”.
Per Salvini, quindi, Macron è “pericoloso e disperato” per aver affermato di essere pronto a valutare l’invio di truppe europee in Ucraina. Una posizione, quella del vicepresidente del Consiglio, che segue la sua nuova indole pacifista che sembra più che altro elettorale, considerando che non ha mai fatto mancare il suo supporto all’invio di sostegni a Kiev.
D’altronde già nelle scorse ore Salvini aveva risposto a Macron dicendo che “la Lega sarà sempre contraria a mandare anche solo un militare a combattere e morire in Ucraina”. Macron ha aperto invece a questa ipotesi, così come in qualche modo l’ha fatto anche il Regno Unito.
Per il leader leghista “Macron è pericoloso quando dice certe cose ed è un guerrafondaio. Londra è uscita dall’Europa quindi dica quello che ritiene. Ribadisco che la Lega non sarà mai a favore di mandare soldati italiani a combattere e morire in Ucraina”. Il vicepresidente del Consiglio ribadisce: “All’Ucraina stiamo mandando tutti gli aiuti possibili ma non voglio un futuro di guerra”.