Potrebbe arrivare entro le prossime ore l’ok di Hamas all’ultima proposta di cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. A dirlo, il quotidiano palestinese Al-Quds e quello saudita Asharq, secondo i quali l’accordo sarebbe ormai vicinissimo. Una fonte Hamas avrebbe affermato che il gruppo islamista sarebbe disposto ad accettare la prima fase del piano che non prevede il ritiro delle truppe israeliane da Gaza, perché crede di avere ancora “le carte per un maggiore potere riguardo all’identità di alcuni dei rapiti, soldati dell’IDF che sono ancora vivi”.
Ma Israele vuole comunque andare avanti con la distruzione di Gaza
Una buona notizia che però si scontra con quanto affermato da un funzionario di Tel Aviv, che ha smentito la volontà di Netanyahu di ritirare tutte le truppe da Gaza alla conclusione di un accordo di cessate il fuoco in tre fasi. “Contrariamente a quanto riportato, Israele non accetterà in nessun caso la fine della guerra come parte di un accordo per il rilascio dei nostri ostaggi”, ha detto la fonte ai media israeliani. “Come deciso dai vertici politici, l’IDF entrerà a Rafah e distruggerà i rimanenti battaglioni di Hamas – con o senza una tregua temporanea per consentire il rilascio dei nostri ostaggi”, aggiunge il funzionario.
Intanto i Palestinesi morti raggiungono quota 34.654
E mentre si discute, i palestinesi continuano a morire. Nelle ultime 24 ore i corpi di 32 persone uccise dagli attacchi israeliani sono stati portati negli ospedali di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, secondo cui il bilancio delle vittime palestinesi dall’inizio del conflitto è arrivato a 34.654. Sempre nelle ultime 24 ore sono state ferite 41 persone, portando il numero dall’inizio del conflitto a 77.908.