Passano le settimane ma non accenna a diminuire lo scontro tra l’Unione europea e la Cina. Il motivo del contendere è quello dei sussidi cinesi erogati dal governo di Xi Jinping per supportare l’industria delle automobili elettriche. Una pratica commerciale giudicata scorretta da Bruxelles che starebbe danneggiando l’industria automobilistica europea.
Come raccontato in un’intervista a Politico.eu dal vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, l’indagine europea sui sussidi cinesi sta “avanzando spedita” e sarebbero già state acquisite prove che dimostrerebbero la concorrenza sleale portata avanti dalla Cina. Proprio per questo l’ipotesi di imporre dazi europei appare sempre più probabile e addirittura, secondo il politico, questi potrebbero venir imposti “prima della pausa estiva”.
I sussidi cinesi al settore automobilistico colpiscono l’industria dell’Unione europea
Stando a quanto riporta Politico, l’indagine è stata avviata a ottobre e il termine legale per emettere misure provvisorie – come dazi o quote alle importazioni – dovrebbe avvenire entro nove mesi ossia al massimo il 4 luglio. “Ci si può aspettare i prossimi passi prima della pausa estiva”, ha affermato Dombrovskis, spiegando che difficilmente la situazione si sbloccherà prima delle prossime elezioni europee in quanto il quadro giuridico prevede “determinate tempistiche che dovremo rispettare”.
Lo stesso diplomatico ha spiegato che l’indagine dovrebbe consentire all’Unione europea “di “avviare un dialogo diretto con la Cina” e la speranza è che “questo darà risultati” così da scongiurare un altro scontro commerciale con Pechino.