“Non dimentichiamo di pregare per la pace. Preghiamo per i popoli che sono vittime della guerra. La guerra sempre è una sconfitta, sempre”. È quanto ha detto oggi Papa Francesco nel corso dell’udienza generale in Vaticano parlando dei conflitti che infiammano Ucraina, Palestina, Myanmar e Rohingya.
Papa Francesco: “Purtroppo gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi. Chiediamo la pace, che vada avanti la pace”
“Pensiamo alla martoriata Ucraina, che soffre tanto, pensiamo agli abitanti della Palestina e di Israele che sono in guerra. Pensiamo ai Rohingya, al Myanmar e chiediamo la pace. Chiediamo la vera pace per questi popoli e per tutto il mondo”, ha sottolineato Papa Francesco.
“Purtroppo oggi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi. Terribile, guadagnare con la morte. Chiediamo la pace, che vada avanti la pace”, ha concluso il Pontefice.
Colloquio tra il cardinale Zuppi e Yermak per la liberazione dei medici
Intanto dopo l’appello del Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, monsignor Sviatoslav Shevchuk, a tradurre in “azioni” l’invito di Papa Francesco a liberare i prigionieri, “tutti per tutti”, c’è stato un colloquio telefonico tra il Capo dell’Ufficio del Presidente ucraino, Andriy Yermak, e il cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina. “Il tema del colloquio è stato la liberazione dalle prigioni russe dei nostri medici militari”, riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede. Il colloquio si è tenuto ieri sera.