Dopo essere andati sotto in Commissione Affari Costituzionali della Camera su un emendamento di M5S all’Autonomia differenziata, le destre hanno deciso di ripetere la votazione. Ci può spiegare cos’è successo e perché si tratta di qualcosa di molto grave?
“È successo che l’emendamento è stato posto ai voti dal presidente Pagano e il segretario d’Aula ha conteggiato i voti: 10 favorevoli e 7 contrari. A quel punto l’emendamento era formalmente approvato, ma il presidente, con una scelta sconcertante, non ha proceduto alla proclamazione dei risultati della votazione sostenendo che non era stata conclusa e ieri ha fatto ripetere il voto. Si tratta di una grave distorsione perché si sta introducendo il pericoloso principio in base al quale, se una votazione non è andata secondo i piani, allora la maggioranza si sente in diritto di far ripetere la votazione. Per giunta, le faccio notare anche un ulteriore distorsione, ossia che nelle due votazioni è cambiata la composizione della Commissione e questo potrebbe aver alterato il risultato”.
Pur di portare a casa il testo in tempi brevi, da giorni è in corso un tour de force per far approdare la riforma in Aula già questo lunedì. Come mai la maggioranza ha tanta fretta?
“Credo che si tratti di mera propaganda elettorale della Lega, in crisi di consensi elettorali, che ha necessità di far arrivare il testo in Aula affinché il dibattito inizi ben prima delle elezioni europee. In questo modo, la Lega potrà presentare ai propri elettori un suo ‘successo politico’. Il risultato per noi tutti è che con questa corsa frenetica, stiamo subendo un contingentamento dei tempi che rende impossibile analizzare il provvedimento nel dettaglio”.
Secondo lei cosa c’è che non va nella riforma fortemente voluta dalla Lega?
“Questa riforma è completamente sbagliata perché sta trasformando il regionalismo, un principio presente nella nostra Costituzione, da solidale a competitivo. In altre parole, le regioni saranno l’una contro l’altra, accrescendo i gap che sono già molto ampi. Quello che nessuno sta facendo notare, però, è che i problemi li avranno le regioni del Sud ma anche quelle del Nord. Questo perché l’Autonomia differenziata, così com’è stata concepita, finirà, ad esempio, per rendere difficile accedere a lavori interregionali anche alle imprese del nord. Tutte ragioni per le quali il Movimento 5 Stelle ritiene che questa riforma non migliorerà l’Italia ma la peggiorerà”.