Spesso si ironizza sulla Meloni perché è diplomata all’Istituto alberghiero. Però bisogna dire che non avere la laurea non significa essere stupidi.
Alma Cosentino
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Gentile lettrice, no, certo, e la Meloni è fin troppo furba, se è per questo. Del resto anche avere la laurea non garantisce l’intelligenza: guardi quanti somari laureati in giro. Però il discorso non è tra “laurea sì” e laurea no”. La faccenda è più complessa. La cultura non è acqua, anzi al contrario fornisce mezzi che l’ignoranza non può fornire. Non per nulla ho definito la Meloni furba e non ho detto intelligente. A mio parere intelligente è un politico dotato di una elevata e acuta visione della società. La Meloni è come tanti arruffapopoli del passato, tipo Masaniello: bravissimi a trascinare le folle, ma una volta al potere capaci solo di portare i loro popoli al disastro. Mussolini, come Hitler e la Meloni, era furbo ma non laureato: era un maestro elementare, ma non riuscì mai ad avere una cattedra. Forse anche questo spiega perché intrappolò l’Italia in un disastro, che non fu solo l’esito della guerra, come si crede, ma un governo fallimentare durato 20 anni. Aveva manie di grandezza, ma non una grande visione per il Paese. Un’Italia povera, agricola, avrebbe avuto bisogno di uno statista che sviluppasse le capacità industriali di un popolo che era intelligente, capace e colto, come l’Italia dimostrò nel dopoguerra col miracolo economico e con una fioritura intellettuale invidiata da tutto il mondo: nel cinema, nelle arti, nel design. Ripeto, la cultura fornisce mezzi che l’ignoranza non può fornire.