Vivo in un paese della Maremma, dove un tempo tutti erano “rossi” e ora tutti, e dico tutti, sono di destra. L’altro ieri ho sentito il gestore del bar dell’Arci (sì, l’Arci) dire che gli studenti che manifestano negli atenei andrebbero mandati in campi di concentramento. Qui gli elettori di destra hanno due caratteristiche. La prima è un tasso d’istruzione molto basso: si informano dalla tv e quindi sono convinti che ciò che va male è colpa dei migranti, del Superbonus e del Reddito di cittadinanza. La seconda è che sono quasi tutti pensionati, quindi avvertono la crisi sì, ma non come un giovane disoccupato o un 50enne che ha perso il lavoro. Ci vorrà tanto tempo prima che la gente capisca le bugie e la pericolosità di questo governo.
Amedeo Pardi
via Facebook
Gentile lettore, temo che lei abbia reso una foto fedele non solo del suo paese in Toscana ma dell’Italia. Non so come si potrà invertire l’onda. Una volta c’era il Pci che era anche una scuola per tanti. Oggi non c’è nemmeno un’opposizione degna del nome, a parte i 5 Stelle che però non sono radicati sul territorio come era il Pci. Ma da allora tutto il quadro sociale è stato scardinato, in 30 anni di berlusconismo, legga egoismo e capitalismo, che ha polverizzato i partiti e cancellato perfino il sistema delle quote in Rai (una rete alla Dc, una agli alleati e una all’opposizione) che almeno garantiva un minimo di pluralismo. Ora è tutto in mano alla destra, zero agli altri. E la tv privata è in mano a Mediaset e La7. Cioè zuppa più pan bagnato. I risultati, in un paese che si informa tramite la tv, sono nella metamorfosi che lei ha descritto.
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