Il candidato sindaco di Firenze per il centrodestra, Eike Schmidt, intervistato dal programma radiofonico ‘Newsline/Tutti al voto!’ su Controradio ha espresso la sua contrarietà a legiferare sull’aborto. Quella dell’aborto secondo Schmidt “è una questione molto molto personale. Da un punto di vista morale ognuno deve decidere per sé, è una decisione molto difficile. Capisco argomenti pro e contro – dice il candidato sindaco – ma alla fine è una decisione della potenziale mamma. Ci sono tanti casi dove sappiamo che la madre ha una malattia o c’è stato uno stupro, e allora una legislazione come è avvenuta in alcuni Stati degli Stati Uniti mi trova fortemente contrario”.
Eike Schmidt corre per la destra. Qualcuno glielo spieghi. L’aspirante sindaco abortista e antifascista
Schmidt è perentorio: “lo Stato non dovrebbe guardare nella pancia dei suoi cittadini, né nelle loro case, a meno che non ci sia un’ipotesi di reato, ovviamente. L’aborto è una questione molto personale. E, da un punto di vista morale, ognuno deve decidere per sé”.
È curioso che il candidato della destra volga lo sguardo agli Usa quando per trovare politici che vorrebbero legiferare sui corpi delle donne potrebbe tranquillamente aprire i gruppi whatsapp di coloro che gli stano facendo campagna elettorale. Forse al direttore degli Uffizi nonché candidato sindaco sfugge ciò che gli sta accadendo intorno. Ma questa frase fa il paio con una dichiarazione di Schmidt in cui si dichiara apertamente antifascista e dice di vergognarsi da tedesco per ciò che la Germania ha compiuto nei tempi del nazismo. “Io non credo di avere come compagni di viaggio elementi di destra-destra”, ha detto Schmidt. Immaginate come possa governare una città qualcuno che ha una così fragile contezza politica della realtà.