L’esito delle elezioni regionali in Basilicata non lascia spazio a interpretazioni: per il centrodestra è arrivata una vittoria netta, con la conferma di Vito Bardi alla presidenza. Ma come sono andati i partiti in questa tornata elettorale regionale? Chi può dire di aver vinto e perso davvero le elezioni in Basilicata? Vediamo cosa dicono i dati.
Regionali Basilicata, Bardi confermato presidente
Nel 2019 a vincere fu sempre Vito Bardi, candidato di Forza Italia: allora ottenne il 42,2% dei voti, oggi è salito al 56,6% (con un candidato in meno rispetto ad allora). Secondo arrivò il candidato del centrosinistra, Carlo Trerotola, al 33,1%, seguito da Antonio Mattia (Movimento 5 Stelle) al 20,3% e da Valerio Tramutoli al 4,4%. Oggi, invece, al secondo posto c’è l’alleanza tra Pd, 5 Stelle e Avs con Piero Marrese al 42,2%. In coda Eustachio Follia, di Volt, all’1,2%.
Come sono andati i partiti di centrodestra: il confronto con il 2019
Rispetto al 2019 molto è cambiato negli equilibri interni al centrodestra in Basilicata. Cinque anni fa il primo partito fu la Lega, con il 19,1% dei voti: oggi si ferma solamente al 7,8%. Scavalcata da Fratelli d’Italia, che passa dal 5,9% al 17,4% odierno. Ma anche da Forza Italia che sale dal 9,1% al 13%. Nella coalizione di centrodestra da segnalare anche il 7,5% di Azione, che cinque anni fa non esisteva.
Come è andato il campo largo di centrosinistra in Basilicata
Ben diversa la situazione nel centrosinistra. Il Pd sale dal 7,7% di cinque anni fa (c’erano, allora, diverse liste civiche) al 13,9% di oggi. Nel 2019 andò molto bene la civica Avanti Basilicata all’8,6%, così come oggi Basilicata Casa Comune che ha raccolto l’11,2% dei consensi. Poi ci sono i Progressisti, che nel 2019 hanno ottenuto il 4,4%. Oggi, invece, c’è Alleanza Verdi-Sinistra che raggiunge il 5,8%. Infine, il Movimento 5 Stelle: cinque anni fa aveva un suo candidato in solitaria e raccolse il 20,3% dei voti, mentre oggi si ferma al 7,7%.
Chi ha vinto e chi ha perso davvero le elezioni regionali lucane
In conclusione, chi di certo può festeggiare è nel centrodestra. Azione, sicuramente, che cinque anni fa non esisteva e che oggi supera il 7%. Ma soprattutto Forza Italia, che guadagna quattro punti percentuali, e Fratelli d’Italia, primo partito con oltre il 17% dei consensi. Qualche buona notizia c’è anche per il Pd, che può rivendicare un aumento dei consensi, per quanto sempre al di sotto del 14%, risultato tutt’altro che lusinghiero. Male, invece, il Movimento 5 Stelle che perde più del 10% dei suoi voti di cinque fa. Stesso discorso per la Lega, con percentuali simili rispetto ai pentastellati.