“Viva la Repubblica antifascista”. “Cessate il fuoco ovunque”. Sono i due slogan scelti dall’Anpi per la manifestazione nazionale di Milano in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, dove è prevista la partecipazione di almeno 70mila persone. Il concentramento, come da tradizione, è previsto alle 14 ai Bastioni di Corso Venezia, poi alle 14.15 la partenza del corteo che raggiungerà Piazza Duomo intorno alle 15.30.
Un avvicinamento al corteo assai faticoso, quello di quest’anno, segnato delle polemiche innescate dalla comunità ebraica (che non sarà alla manifestazione, ma sfilerà sotto l’insegna della Brigata ebraica), che ha rifiutato l’invito al cessate il fuoco e ha accusato l’Anpi di aver dimenticato gli ostaggi in mano ad Hamas. Attacchi sono arrivati anche dalla comunità ucraina, contraria all’invito pacifista.
L’Anpi ribadisce il “Cessate il fuoco ovunque”
Il programma della manifestazione è stato presentato ieri dal segretario provinciale Anpi, Primo Minelli. Rispetto allo slogan “Cessate il fuoco ovunque”, rimasto nonostante le polemiche, il presidente ha spiegato: “La Brigata ebraica partecipa al corteo e questo è un fatto importante perché è una delle brigate che hanno collaborato alla Resistenza” e bene anche lo striscione che porterà, “la democrazia si difende”.
“Sarebbe curioso che in una manifestazione antifascista non si esaltasse il sistema democratico, e quindi prendiamo positivamente lo striscione”, ha osservato Minelli, ripetendo il no a “razzismo e antisemitismo” e la “condanna” per quanto accaduto “in modo barbaro” il 7 ottobre e per l’uso “degli ostaggi a fine di guerra”, ma anche la critica alla “reazione spropositata di Israele” e ancora all’attacco russo all’Ucraina. “È curioso che la scritta ‘cessate il fuoco ovunque’ crei polemiche. La pace è un valore assoluto e più passa il tempo e più lo è”, ha aggiunto. Ai partecipanti è stato chiesto di portare solo bandiere nazionali, poi “ogni associazione decide in modo autonomo come partecipare al corteo. Il discrimine è l’antifascismo”. In piazza Duomo sarà letto anche il monologo dello scrittore Antonio Scurati censurato dalla Rai: “Il comunicato sarà letto in tutte le piazze di Italia e lo faremo anche noi. Stiamo ragionando con il sindaco” su chi lo leggerà.
“Politicizzati perché difendiamo la democrazia”
E a chi ha accusato gli organizzatori di politicizzare la manifestazione, Minelli ha risposto: “Siamo politicizzati perché difendiamo la Costituzione, vogliamo che sia una grande manifestazione di unità pur riconoscendo le diversità politiche delle anime dell’antifascismo. L’intento che abbiamo è quello di una manifestazione unitaria”. Da qui la richiesta anche agli organi di informazione: “Quando avremo 70mila persone in piazza, anzi mi auguro di più, ci sarà probabilmente qualche contestazione e qualche fischio alla Brigata ebraica, sappiamo che ci sono figure incontrollabili, quindi date la notizia, ma se succede un gesto spropositato, non costruite un articolo su un gesto. Spiace che il gesto inconsulto di dieci o venti persone rovini una manifestazione”, ha chiesto.
Così il corteo
La composizione del corteo è concordata: in apertura sfileranno i deportati e le brigate, seguirà lo striscione del comitato antifascista, poi le organizzazioni sindacali, quindi le forze politiche e l’associazionismo, infine la Comunità palestinese. Ci sarà come sempre il servizio d’ordine del comitato antifascista che presiederà il proprio spezzone e piazza Duomo, mentre i City Angels faranno servizio d’ordine alla Brigata ebraica. Ad aprire gli interventi dal palco sarà Minelli, subito dopo il sindaco Beppe Sala, seguito dall’attore e regista Pif. Per i sindacati ci sarà il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri. A chiudere il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo.