Come largamente annunciato, gli Stati Uniti di Joe Biden hanno posto il veto alla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che, su proposta dell’Algeria, chiedeva l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no, determinante, degli Usa.
Biden all’Onu non abbandona Netanyahu
Insomma Joe Biden continua a criticare pubblicamente Israele per come conduce la guerra nella Striscia di Gaza, senza però passare dalle parole ai fatti visto che quando conta, si schiera sempre a favore di Benjamin Netanyahu. Una condotta definita “sconcertante” dal ministero degli Affari Esteri dell’Arabia Saudita che si è detto “rammaricato” per la mancata adozione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu del progetto di risoluzione.
Il diplomatico saudita ha bacchettato Biden sottolineando che ostacolare l’accettazione della piena adesione dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite “contribuisce a perpetuare l’intransigenza dell’occupazione israeliana e le sue continue violazioni delle norme del diritto internazionale senza deterrenza, e non avvicinerà la pace desiderata”.
L’accusa dell’Arabia Saudita a Biden
Proprio per questo, Riad ha rinnovato la richiesta del Regno affinché la comunità internazionale si assuma la propria responsabilità nel fermare gli attacchi israeliani contro i civili nella Striscia di Gaza, nel sostenere il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e nella creazione del proprio Stato palestinese sui confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale, in conformità con l’Iniziativa Araba di Pace e con le pertinenti risoluzioni internazionali.
Particolarmente dura la reazione della presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) che ha condannato l’uso del veto degli Stati Uniti per impedire l’adozione della risoluzione del Consiglio di sicurezza, definendolo “ingiusto, immorale e ingiustificato”. La decisione di Biden, spiega l’Anp, “sfida la volontà della comunità internazionale, che sostiene fortemente l’ottenimento della piena adesione dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite, dal momento che la maggioranza dei paesi del mondo riconosce uno Stato palestinese dal 2012”.
Per questo, conclude, “la politica ostile degli Stati Uniti nei confronti della Palestina, del suo popolo e dei suoi legittimi diritti, costituisce una palese aggressione contro il diritto internazionale e incoraggia la continuazione della guerra genocida israeliana contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa la Gerusalemme occupata”.