“Il nostro compito è scongiurare e tranquillizzare le nostre opinioni pubbliche: il governo italiano è fortemente impegnato per la pace, siamo amici di Israele ma vogliamo lavorare per la pace, compreso l’invio eventuale di truppe qualora si volesse creare uno Stato palestinese con forze di altri paesi”. È quanto ha affermato al Forum Ansa il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Tajani: “I due stati sono l’unica soluzione ragionevole anche se difficile per arrivare alla stabilità di quell’area”
“Mi auguro che non vi sia una escalation: Israele da un punto di vista militare ha vinto, quasi nessuno dei missili ha raggiunto l’obbiettivo, ora dobbiamo impedire che il conflitto si allarghi sempre di più” ha dichiarato ancora Tajani. “Forse l’Iran non voleva aprire un conflitto vero e proprio, mi auguro che neanche Israele voglia aprire un conflitto ma si rischia sempre che la situazione possa esplodere, basta un errore: il nostro compito è quello di scongiurare un conflitto”, ha proseguito il ministro degli Esteri.
Non ci sono minacce contro l’Italia legate alla crisi mediorientale
Tajani ha poi sottolineato come non vi siano minacce in Italia legate alla crisi mediorientale: “La nostra attività di prevenzione ha già dato effetti positivi, e tutte le sedi che potevano diventare oggetto di attacco sono protette dall’8 ottobre”. Infine, è necessario un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza “per ottenere la liberazione senza condizioni di tutti gli ostaggi israeliani in mano ai terroristi di Hamas e gli aiuti da portare alla popolazione civile ormai allo stremo e che troppo spesso viene utilizzata anche come scudo umano”.
“I due stati – ha aggiunto il ministro degli Esteri Tajani – sono l’unica soluzione ragionevole anche se difficile per arrivare alla stabilità di quell’area. Noi lavoriamo per la pace, compreso l’invio di truppe nel caso di uno Stato palestinese sotto la protezione dell’Onu: siamo pronti a fare la nostra parte come sta facendo il nostro contingente in Libano”.