Secondo Bloomberg gli Stati Uniti prevedono un attacco missilistico su Israele da parte del’Iran. Tra gli obiettivi ci sarebbero siti militari e governativi del governo di Benjamin Netanyahu. Il potenziale attacco, probabilmente con missili ad alta precisione, potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Il greggio Brent, punto di riferimento globale, è salito di oltre l’1% attestandosi sopra i 90 dollari al barile in seguito alla diffusione della notizia. Il petrolio è già cresciuto del 16% quest’anno, sostenuto dal premio per il rischio di guerra dall’inizio del conflitto in Medio Oriente.
L’Iran ha ufficialmente minacciato di colpire Israele nei giorni scorsi come risposta all’attacco della scorsa settimana a un complesso diplomatico nella capitale siriana di Damasco che ha ucciso alti ufficiali militari iraniani. Israele non ha riconosciuto esplicitamente la propria responsabilità dietro quell’attacco, sebbene abbia tradizionalmente seguito una politica di ambiguità sulle operazioni in Siria, Libano e altrove.
Secondo Bloomberg l’attacco degli Hezbollah potrebbe accadere nei prossimi giorni puntando obiettivi militari e governativi
Agli alleati occidentali di Israele è stato detto che il governo israeliano e le strutture militari potrebbero essere prese di mira, ma non si prevedono attacchi deliberati alle strutture civili. ,Alcuni funzionari statunitensi starebbero aiutando Israele nella pianificazione e nella condivisione delle valutazioni dell’intelligence. Netanyahu ha detto agli alleati che sta aspettando che questo attacco abbia luogo prima di lanciare un’altra offensiva di terra contro Hamas a Rafah, nella Striscia di Gaza, anche se non è chiaro quando questa operazione potrà iniziare.
Intanto i capi di Hezbollah puntualizzano che un eventuale cessate il fuoco è legato alla situazione nella Striscia. Ieri un raid dell’aviazione ha ucciso tre figli del leader di Hamas Ismail Haniyeh. “Quello che il nemico non è riuscito a ottenere con la distruzione, non lo avrà con le trattive”, ha commentato al canale Al Jazeera dopo aver ricevuto la notizia.
Ieri il presidente Usa Joe Biden ha ancora accusato Netanyahu di non fare abbastanza per l’arrivo di aiuti umanitari chiedendo a Israele di aprire un altro punto di accesso nel nord di Gaza. Ma ha anche riaffermato “l’impegno ferreo degli Usa per la sicurezza di Israele contro le minacce di Teheran e alleati”.